I richiami arrivano dal sistema rapido di allerta (Rapex) dell’UE: rilevata la presenza di una sostanza tossica, il lilial, all’interno di diversi prodotti cosmetici di uso quotidiano, come shampoo, deodoranti e bagnoschiuma.
I prodotti cosmetici sono soggetti dall’Unione Europea a obblighi in materia di composizione, imballaggio, etichettatura e informazione per essere immessi sul mercato.
A vigilare sulla conformità di questa merce è il Rapex, è un sistema comunitario di informazione rapida per i prodotti non conformi, grazie al quale le Autorità nazionali degli Stati membri notificano alla Commissione europea i prodotti (ad eccezione degli alimenti, farmaci e presidi medici) che rappresentano un rischio grave per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Quando si accerta la pericolosità di un prodotto di consumo l’Autorità nazionale competente adotta gli opportuni provvedimenti per eliminare il pericolo. A titolo esemplificativo può ritirare il prodotto dal mercato, richiamarlo se è già arrivato ai consumatori o vietarne la commercializzazione sul mercato nazionale.
Ed è il caso di alcuni prodotti di natura cosmetica che hanno richiamato l’attenzione dei garanti per i consumatori.
Che cos’è il lilial?
Nel mirino del Rapex c’è il lilial: si tratta di una molecola di sintesi largamente utilizzata come componente odoroso – fragranza nei prodotti cosmetici in particolare profumi, shampoo, saponi, creme per il corpo, latti detergenti ma anche in alcuni prodotti per l’igiene della casa come i detersivi.
Strutturalmente si tratta di un’aldeide dall’odore floreale che ricorda le note profumate del lillà, mughetto e ciclamino che è presente nell’elenco degli allergeni del profumo insieme a diverse altre sostanze.
A partire dal 2017 il Comitato Scientifico per la sicurezza dei Consumatori della Commissione Europea (SCCS) ha rivalutato questa sostanza e ha ritenuto che non si possa escludere la sua genotossicità.
Si tratta, secondo quanto riportato dal Comitato, di un elemento a rischio cancerogeno che potrebbe danneggiare il sistema riproduttivo, causare problemi al feto e portare a sensibilizzazione cutanea.
Pertanto già a partire dal 1°marzo 2022 non possono più essere commercializzati i prodotti che contengono il lilial e le aziende avevano tempo fino a marzo 2023 per esaurire le scorte.
Presenza di lilial nei cosmetici, ecco i prodotti richiamati
Sono pertanto molti i richiami effettuati dal Rapex su molti prodotti ancora in commercio e nello specifico qui di seguito troviamo una lista di prodotti e marche che hanno suscitato preoccupazione:
PRODOTTO | TIPOLOGIA |
Breeze Neutro (Lotti AG0251 – AG0273 – AG1152 – AG2203) | Deodorante spray |
Clinians Attiva antistress | Tonico rinfrescante |
Comin Desiderio | Profumo |
Comin Parfum pour femme | Profumo |
Dove Invisibile Dry | Deodorante |
Exotic Comin Parfum pour femme | Profumo |
Infasil Intimo Purity sensazioni naturali con camomilla | Sapone intimo |
L’Oreal Paris Studio Line Fix & Shine | Schiuma per capelli |
Lycia Deo Evolution | Deodorante |
Malizia Musk | Deodorante |
Natura Oil Doccia Oil Natura | Olio doccia |
Natural Care muschio bianco | Sapone liquido |
Natural Care con antibatterico | Sapone liquido con antibatterico con glicerina |
Nature Oil | Latte corpo |
NeutroMed Magic | Doccia schiuma |
Nivea Black & White Invisible | Deodorante spray |
Nivea Gel Extra Strong | Hair Styling Gel 150 ml |
Palmolive Bellezza Splendente | Shampoo |
Palmolive Hygiene Plus | Sapone liquido per le mani |
Palmolive Morbidezza e Lucentezza | Shampoo |
Palmolive Man | Shampoo antiforfora |
Police Sunscent | Doccia schiuma |
Vidal Muschio Bianco | Schiuma da barba |
Vidal Vitality | Schiuma da barba |
Una serie di sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza
Si tratta, senza fare allarmismi, di un rischio comunque presente anche sul nostro territorio.
Ad esempio in questi giorni la Guardia di Finanza ha sequestrato circa 5.000 confezioni tra profumi, bagno schiuma, doccia schiuma e deodoranti.
Le fiamme gialle hanno rinvenuto, si legge in una nota, “oltre 1.000 di questi prodotti di cosmetica sugli scaffali sia di un magazzino […] utilizzato come deposito da una nota catena di supermercati che in tutta Italia commercializza all’ingrosso alimenti e detersivi […] Poiché la nota catena di supermercati dispone di 21 magazzini sul il territorio nazionale sono state inviate apposite segnalazioni ai Reparti del Corpo competenti al fine di sequestrare tutti gli ulteriori prodotti pericolosi posti in vendita, giungendo così a sequestrare ulteriori 4.000 confezioni di prodotti cosmetici contenenti la sostanza cancerogena”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it