Ad accusare l’alto dirigente del ministero dell’Interno la stessa imprenditrice cosentina a cui era stata rivolta la richiesta di una tangente.
Prefetto di Cosenza agli arresti domiciliari. Si trova a Taranto, agli arresti domiciliari, l’oramai ec prefetto di Cosenza Paola Galeone, al momento sospesa perche’ coinvolta in una indagine della Procura di Cosenza, eseguita dalla polizia,
Al prefetto si contesta, in particolare l’articolo 319 quater del Codice penale. Lo riferisce una nota stampa della Procura della Repubblica di Cosenza.
L’accusa è di induzione indebita a dare o promettere utilita’ per un episodio avvenuto tra il 23 dicembre e il 28 dicembre 2019.
Prefetto di Cosenza agli arresti domiciliari: con l’accusa di corruzione
Il provvedimento è arrivato al termine di un’indagine rapidissima della Squadra Mobile di Cosenza, diretta da Fabio Catalano. Partita dalla denuncia dell’imprenditrice che Galeone ha tentato di rendere complice.
E subito è arrivata la sospensione dal servzio decisa dalla ministra dell’Interno Lamorgese.
Al centro dell’indagine una presunta mazzetta di 700 euro. Somma che l’alto dirigente del ministero dell’Interno avrebbe chiesto ad una imprenditrice cosentina per recuperare il residuo di un fondo di spese di rappresentanza della Prefettura.
E’ stata la stessa imprenditrice, Cinzia Falcone, a denunciare alla polizia il tentativo fraudolento da parte dell’ex prefetto Galeone che qualche giorno prima le aveva consegnato una onorificenza.
A seguito dell’episodio la Procura di Cosenza ha allargato l’inchiesta per verificare altri documenti relativi ai rimborsi spese che riguardano gli uffici prefettizi.