poverta-famiglie-monogenitoriali-covidLe famiglie monogenitoriali, con la madre come unico genitore in oltre l’81% dei casi, stanno affrontando un crescente rischio di povertà e deprivazione sociale, con particolare intensità dopo l’emergenza Covid.


Secondo i dati analizzati all’interno di una recente ricerca dell’Osservatorio della Fondazione Openpolis, la percentuale di minori di 16 anni in queste famiglie che vivono in condizioni di deprivazione materiale e sociale è aumentata dal 14,9% nel 2017 al 16,9% nel 2021.

Queste famiglie si trovano spesso in situazioni di fragilità, lottando per fornire pasti sani, indumenti adeguati e un ambiente domestico confortevole ai loro figli. Questo aumento della povertà tra le famiglie monogenitoriali è in netto contrasto con la stabilità osservata in altri tipi di nuclei familiari. Ad esempio, tra le coppie con figli, l’incidenza della deprivazione materiale e sociale è rimasta pressoché stabile, passando dal 12,4% al 12,3% nello stesso periodo.

Questa tendenza, sebbene accentuata dalla pandemia, non è nuova. Le famiglie in cui la madre è il genitore di riferimento nell’81% dei casi, affrontano spesso una maggiore vulnerabilità rispetto alla media.

Composizione e distribuzione territoriale

Nel biennio 2021-22, questi nuclei rappresentavano circa l’11% delle famiglie, con la madre come genitore di riferimento nell’81% dei casi. Secondo le proiezioni dell’Istat, entro il 2042, potrebbero essere oltre 3 milioni le famiglie composte da un solo genitore con figli.

Queste famiglie si suddividono in oltre 2,8 milioni, di cui circa 540.000 sono guidate da uomini e oltre 2,3 milioni da donne. Le proiezioni indicano che il fenomeno delle famiglie monogenitoriali è in crescita, con una previsione di 3 milioni di famiglie monoparentali entro il 2042.

Un’ulteriore distinzione può essere fatta in base all’età del figlio più piccolo a carico.

Circa un milione di famiglie hanno un figlio minore di 5 anni, mentre in quasi 600.000 nuclei il figlio più piccolo ha tra 18 e 24 anni.

Rischio di povertà e disagio sociale nelle famiglie monogenitoriali dopo il Covid

Questi nuclei familiari da anni sono considerati tra i più vulnerabili in assoluto, con un solo genitore responsabile di uno o più figli. L’indagine sulle condizioni di vita dei minori indica che tra gli under-16 che vivono in queste famiglie è più comune riscontrare una condizione di deprivazione sociale e materiale rispetto alla media, con un tasso del 16,9% nel 2021 rispetto al 13,5% della media.

Altri indicatori mostrano che la situazione è ancora più critica per le madri sole con figli a carico. Nel 2022, il rischio di povertà o esclusione sociale colpisce il 28,8% dei bambini e ragazzi con meno di 16 anni, superando di oltre 4 punti la media della popolazione (24,4%). Nelle famiglie monoparentali, questo tasso arriva al 39,1%, rispetto al 27,2% delle coppie con figli minori. In particolare, quando il genitore è una madre sola, il rischio di povertà o esclusione sociale raggiunge il 41,3%.

Fattori determinanti

La questione abitativa gioca un ruolo significativo. I nuclei con madre e figli vivono in affitto nel 31% dei casi, rispetto al 26,8% dei casi in cui il genitore è un uomo. Inoltre, le famiglie guidate da donne sono più spesso coinvolte in situazioni di bassa intensità lavorativa, con il 19,2% dei minori che vivono con la madre sola in questa condizione, rispetto al 5,9% della media.

Distribuzione territoriale

Secondo i dati Istat, tra i capoluoghi italiani, Nuoro ha la maggiore incidenza di famiglie monoparentali, seguita da Avellino, Caserta, Frosinone, Carbonia e Roma. Le città con la minore incidenza sono Andria, Monza e Siena. Analizzando i dati di tutti i comuni, Sant’Agata li Battiati (Catania) ha la più alta incidenza di famiglie di questo tipo, seguita da Grottaferrata (Roma), Macomer (Nuoro), Tremestieri Etneo (Catania) e Monte Porzio Catone (Roma).

Quale impatto per questi nuclei familiari?

L’impatto della povertà tra le famiglie monogenitoriali, soprattutto dopo la pandemia, è evidente e richiede un’attenzione urgente. La maggior parte di queste famiglie è guidata da madri sole, che affrontano sfide economiche e sociali significative nel fornire ai propri figli un ambiente sicuro e prospero. È essenziale implementare politiche e programmi mirati per sostenere queste famiglie vulnerabili e ridurre il divario socioeconomico che le separa dalle famiglie con entrambi i genitori presenti.

Il testo della ricerca di Openpolis

Qui trovate il dossier completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it