La chiusura del tunnel del Monte Bianco era prevista per il 4 settembre, ma potrebbe essere posticipata: ecco cosa sappiamo.
Lunedì 4 settembre era prevista, già da diverso tempo, la chiusura del tunnel del Monte Bianco. Lo stop durerebbe per 15 settimane, a causa di lavori.
Si tratta di un cantiere-test, annunciato già da mesi, utile per individuare metodi e nuove tecnologie per risanare la struttura, oltre a studiare gli impatti della chiusura della galleria lunga 11,6 km. Si lavorerà su un tratto lungo 600 metri e, in caso di esito positivo, si proseguirà con un altro tratto della medesima lunghezza nel 2024.
Ma questa chiusura potrebbe essere posticipata. Ecco i motivi.
Posticipata chiusura tunnel Monte Bianco: le motivazioni
Potrebbe slittare la chiusura del tunnel del Monte Bianco, prevista inizialmente per il 4 settembre 2023.
La decisione è al vaglio dopo che, nei giorni scorsi, c’è stata una frana oltreconfine, in Savoia, che ha provocato il blocco del passaggio dei mezzi pesanti, nel traforo stradale del Fréjus.
Ad oggi, quindi, sembra impensabile chiudere il principale itinerario alternativo, per non mandare in tilt i trasporti alle frontiere tra Italia e Francia.
Confindustria aveva già espresso diversi timori per la chiusura del tunnel, a causa di possibili ricadute sul Pil. Ma ora si rischierebbe una paralisi per i trasporti internazionali.
Dopo la frana, molti veicoli (non solo pesanti) si sono riversati verso il Monte Bianco, portando ad oltre tre ore di attesa, sia a Courmayeur (Aosta) che a Chamonix (Francia). E le code potrebbero dilungarsi anche nei prossimi giorni.
Secondo le previsioni del Geie-Tmb, il gestore italo-francese del tunnel, la chiusura è ancora fissata al 4 settembre, dalle ore 17 e durerebbe fino al 18 dicembre.
Come dichiarato da Riccardo Rigacci, direttore gerente del Geie-Tmb:
“Rimaniamo in attesa che la concessionaria francese del traforo del Fréjus interessata dalla frana concluda le proprie valutazioni in merito ai tempi della riapertura, per poi trarre le nostre conclusioni. Al momento non sono state assunte decisioni e non abbiamo variato i nostri programmi”.
Il Frejus assorbe il 90% del traffico pesante del Monte Bianco. Perciò, se non dovesse riaprire prima del 4 settembre, ci sarebbe il rischio di paralisi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it