possibili novità Assegno unico 2024A causa di alcune dinamiche, l’Assegno unico sarà soggetto a possibili novità nel 2024: ecco quali potrebbero essere.


L’Assegno unico potrebbe cambiare volto nel 2024.

Le cause sono diverse: dall’eliminazione dei titoli di Stato dell’Isee, che provocherà l’abbassamento dell’Isee e l’aumento dell’assegno alla procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea, perché l’Italia nega la misura ad alcune categorie.

Il Governo attualmente sta ipotizzando alcune modifiche: ecco quali potrebbero essere.

Assegno unico 2024: le possibilità novità per il prossimo anno

Per il 2024, potrebbero essere introdotte alcune novità sull’Assegno unico.
Ecco le ipotesi.

Eliminazione titoli di Stato dall’Isee

Il prossimo anno saranno eliminati i titoli di Stato dal calcolo dell’Isee: saranno esclusi, infatti, fino ad un importo massimo di 50mila euro. Sempre nei limiti della stessa soglia, saranno eliminati gli altri titoli garantiti dallo Stato, come i libretti e i buoni postali.

Con l’eliminazione dei titoli di Stato, si abbasserà l’Isee stesso, provocando un “aumento” dell’Assegno unico, per i cittadini che hanno questo tipo di titoli.
Come spiegato dalla Relazione tecnica sulla Legge di Bilancio, però, si prevedono aumenti abbastanza trascurabili, poiché l’effetto sarà “decisamente contenuto”.

Sanzione Unione Europea

È da ricordare anche che l’Unione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia, a causa della mancata erogazione dell’assegno unico ai genitori richiedenti non residenti in Italia da almeno due anni e nel caso di mancata convivenza coi figli.

Per evitare le sanzioni, il Governo potrebbe allargare la platea anche a queste due categorie.
La normativa italiana sarebbe in contrasto con la normativa comunitaria, poiché creerebbe una discriminazione tra i cittadini dell’Unione Europea.

Si pone, inoltre, in conflitto col regolamento sulla sicurezza sociale, che vieta qualsiasi requisito di residenza, ai fini della percezione di prestazioni di sicurezza sociale, come gli assegni familiari.

Cos’è l’Assegno unico

Ricordiamo che l’Assegno unico è un beneficio economico di cui possono usufruire le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e senza limiti di reddito (cambia solo l’importo).

Da marzo 2023, chi ne beneficia già non ha bisogno di rinnovare la domanda, poiché l’Inps lo corrisponde d’ufficio.

L’importo va da un minimo di 54,05 euro ad un massimo di 189,20 euro al mese, per ogni figlio minorenne a carico.
Per i figli con età compresa tra i 18 e i 21 anni, il contributo va da un minimo di 27 euro fino ad un massimo di 91,90 euro al mese.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it