Nel Consiglio dei Ministri di ieri, 16 marzo, è arrivato l’ok del Governo sul decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina.
Nel Consiglio dei Ministri, convocato alle 16.30 di ieri, 16 marzo 2023, il Governo ha dato il via libera, non solo alla riforma fiscale, ma anche al decreto sul Ponte sullo Stretto di Messina.
Per il via libera, il Governo ha usato la formula precauzionale “salvo intese”, poiché ancora in definizione per gli aspetti tecnici.
Il testo interviene in modo complessivo in differenti ambiti (tra i principali: assetto societario e governance della Stretto di Messina S.p.a., rapporto di concessione, riavvio delle attività di programmazione e progettazione dell’opera, servizio di monitoraggio ambientale), al fine di consentire, nei tempi più celeri, il riavvio della procedura di progettazione esecutiva del ponte sullo Stretto di Messina.
Il progetto è quello di undici anni fa e prevedrà il ponte sospeso strallato più lungo al mondo.
Vediamo nel dettaglio.
Ponte sullo Stretto di Messina: come sarà il progetto
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto per ricostituire la società Stretto di Messina Spa, creata nel 1981 per costruire il Ponte e poi messa in liquidazione nel 2013.
Si tratta del primo step per tornare al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, un progetto di cui si parla da decenni e che torna periodicamente al centro del dibattito politico.
L’idea sarebbe quella di partire dal progetto abbandonato nel 2012, che prevede due piloni (uno in Sicilia e uno in Calabria), senza sostegni nel mezzo, a campata unica. Ogni pilone dovrebbe essere alto circa 400 metri.
Il ponte dovrebbe avere sei carreggiate (tre per ogni senso di marcia), per sostenere il traffico di circa 6000 veicoli all’ora. Sarebbero previsti anche due binari ferroviari al centro, per far passare 200 treni al giorno.
Ponte sullo Stretto di Messina: l’esultanza di Salvini e Berlusconi
Il progetto presentato è lo stesso del quale si era discusso, nel 2001, durante la campagna elettorale.
Come annunciato da Silvio Berlusconi:
“Questa volta non ci fermeranno. È un’altra promessa agli italiani che siamo finalmente in grado di mantenere”.
Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato la decisione del Consiglio dei Ministri: “è una giornata storica”.
Bisogna ricordare, però, che il decreto è stato approvato “salvo intese”, una formula utilizzata per sottolineare che non si tratta di un decreto definitivo, poiché occorrerà fare approfondimenti tecnici.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Il più grande dispendio di denaro per un opera di una pericolosità incredibile!!!
La terra è in continuo movimento tellurico