polmonite cina italiaL’ondata di polmonite che sta coinvolgendo i bambini in Cina ha sollevato preoccupazioni in tutto il mondo: tuttavia sia l’OMS, sia il Ministero della Salute in Italia confermano che al momento non c’è un allarme di contagi globale.


Come riportato infatti sia in una Circolare del Ministero, sia all’interno degli ultimi report dell’OMS, la situazione è attentamente monitorata e al momento non sembrano esserci rischi significativi di contagio all’estero.

Ecco un quadro generale della situazione allo stato attuale e le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali e mondiali.

Panoramica della situazione

Il 13 novembre 2023, le autorità sanitarie cinesi hanno ufficializzato un aumento dell’incidenza delle malattie respiratorie, con un focus particolare sui bambini.

Si segnala un aumento delle visite e dei ricoveri per polmonite da Mycoplasma pneumoniae, RSV, adenovirus e virus dell’influenza. Le autorità cinesi assicurano che non sono stati identificati patogeni insoliti o nuove presentazioni cliniche, e l’aumento delle malattie respiratorie non ha sovraccaricato le capacità ospedaliere.

Il commento dell’OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha intensificato la sorveglianza dopo aver ricevuto segnalazioni di focolai di polmonite in strutture pediatriche cinesi. La richiesta di ulteriori informazioni alle autorità cinesi mira a identificare “cluster di polmonite non diagnosticata” e a valutare se sono correlati all’aumento generale delle malattie respiratorie.

L’OMS sottolinea che, al momento, i sintomi riferiti sembrano causati da agenti patogeni noti in circolazione e che non ci sono rischi significativi di contagio all’estero. Si raccomanda più che altro alle persone in Cina di adottare misure preventive, inclusa la vaccinazione, mantenere la distanza da persone malate, rimanere a casa quando malati e praticare il lavaggio regolare delle mani.

L’OMS continuerà a monitorare da vicino la situazione e fornirà aggiornamenti regolari in collaborazione con le autorità sanitarie cinesi.

Le dichiarazioni delle autorità sanitarie italiane: nessun allarme in Italia per la polmonite della Cina

In risposta all’attuale scenario, il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute italiano, Francesco Vaia, ha sottolineato che, nonostante l’attenzione dovuta, al momento non c’è alcun allarme in Italia. Vaia ha rassicurato la popolazione affermando che i contatti con vari ospedali pediatrici, compresi quelli di Roma, confermano che al momento non ci sono casi di polmonite riportati.

Vaia ha inoltre richiamato l’importanza del monitoraggio costante e dell’attenzione alle misure preventive senza generare allarmismi, citando l’esperienza italiana nel gestire l’emergenza COVID-19.

Infine il Professore Gianni Rezza, ex direttore della Prevenzione al ministero della Salute italiano e attuale professore straordinario di Igiene all’Università San Raffaele di Milano, ha fornito ulteriori chiarimenti sulla situazione. Riguardo alle polmoniti in Cina, Rezza ha spiegato che si tratta principalmente di un batterio noto, il Mycoplasma pneumoniae, che circola anche in Italia e solitamente causa forme di polmonite meno gravi.

Rezza ha ritenuto “plausibile” l’ipotesi che il batterio stia diffondendosi in Cina a causa della mancanza di esposizione precedente nei bambini, rendendoli suscettibili alle infezioni. Ha anche notato che, se si trattasse di un nuovo patogeno, ci si aspetterebbe un numero maggiore di casi.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it