Il parere numero 37 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 10 luglio 2024, ha fornito importanti chiarimenti sull’obbligo di adozione della polizza decennale per gli appalti sopra la soglia comunitaria.
La richiesta di chiarimento riguarda questa copertura assicurativa, prevista per lavori pubblici di importo superiore alla soglia europea e richiesta dalla normativa per garantire una tutela contro eventuali difetti costruttivi che possano emergere nel decennio successivo alla conclusione dei lavori.
L’istanza ruota attorno a un contratto di appalto per lavori di manutenzione su un canale adduttore. Il progetto, del valore di € 14.110.102,75 e finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevedeva l’uso di membrane e geosintetici per eliminare perdite. Tale intervento è stato completato e collaudato regolarmente il 31 marzo 2023.
L’appaltatore ha riscontrato difficoltà nel produrre la polizza decennale richiesta dalla stazione appaltante, poiché le compagnie assicurative richiedevano una relazione geologica del progetto, documento non previsto per lavori di manutenzione di questo tipo. La relazione geologica non era inclusa nella documentazione originaria del progetto, ritenuta non necessaria dalle autorità competenti durante la fase di approvazione.
La polizza decennale negli appalti sopra la soglia comnitaria è obbligatoria
Per rispondere all’interrogativo posto l’Anac ha chiarito che la relazione geologica non è sempre un documento indispensabile nei progetti di opere pubbliche, in particolare per gli interventi di manutenzione. La normativa vigente permette al responsabile del procedimento di decidere se tale relazione sia necessaria o meno, in base alla specificità del progetto.
Invece l’Autorità ha specificato che per lavori di importo superiore al doppio della soglia comunitaria, l’appaltatore è sempre obbligato a stipulare una polizza indennitaria decennale.
Qui di seguito esamniamo dettagliatamente l’argomento e le motivazioni espresse dall’Anac nel parere.
Normativa di riferimento
Secondo l’art. 23, comma 1, del d.lgs. 50/2016, la progettazione di lavori pubblici è suddivisa in tre livelli: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo. Il DPR 207/2010, applicabile ratione temporis, prevede che il progetto di fattibilità includa una relazione tecnica che, tra le altre cose, può analizzare anche gli aspetti geologici, salvo diversa determinazione motivata dal responsabile del procedimento.
L’art. 26 del DPR 207/2010 specifica che il progetto definitivo deve includere una relazione geologica solo se il responsabile del procedimento non decide diversamente in modo motivato. Questo significa che, se ritenuto non indispensabile, tale documento può essere escluso dal progetto.
Giurisprudenza e validazione del progetto
La giurisprudenza ha confermato che la relazione geologica non è sempre un documento obbligatorio per i progetti di opere pubbliche. Una sentenza del Consiglio di Stato (n. 5364 del 13 settembre 2018) ha stabilito che il responsabile del procedimento può escludere la relazione geologica con una specifica motivazione. Inoltre, il progetto di un’opera pubblica, prima di essere utilizzato come base di gara, deve essere sottoposto a una serie di controlli tecnici e amministrativi. Questi controlli verificano la completezza e la conformità del progetto alla normativa vigente.
L’art. 26, comma 1, del d.lgs. 50/2016, impone alla stazione appaltante di verificare che gli elaborati progettuali siano conformi alle normative e completi. La validazione del progetto, che include la verifica della documentazione, è sottoscritta dal responsabile del procedimento e conferma la correttezza della documentazione presentata.
Perché la polizza decennale è obbligatoria?
La polizza indennitaria decennale è uno strumento di protezione per l’amministrazione, garantendo che eventuali difetti o danni strutturali che emergano nel decennio successivo alla conclusione dei lavori siano coperti. Questo obbligo è inderogabile e fondamentale per tutelare gli interessi pubblici e garantire la qualità e la durabilità delle opere realizzate.
L’Autorità ha concluso che la richiesta della stazione appaltante di ottenere la polizza decennale è legittima e non può essere elusa. Anche se le compagnie assicurative richiedono documenti non previsti nel progetto, come la relazione geologica, l’onere di risolvere tali carenze documentali spetta all’appaltatore. La stazione appaltante deve seguire le disposizioni normative e garantire che la polizza decennale sia effettivamente stipulata, a copertura dei rischi previsti.