Lo sviluppo di una politica comune europea in materia di migrazione è al centro delle priorità della presidenza italiana dell’UE, che ha sollecitato un parere nel merito da parte del CdR.
Nel corso della sua sessione plenaria, il Comitato delle Regioni ha adottato un parere in cui invoca un rafforzamento del sostegno agli enti territoriali che sono in prima linea nella gestione dei flussi di migranti. “La solidarietà e la ripartizione equa delle responsabilità tra i diversi livelli di potere devono trovare realizzazione nel quadro di un’autentica politica europea in materia di migrazione” ha dichiarato il relatore del CdR François Decoster presentando il parere.
Raffaele Cattaneo , presidente del Consiglio regionale della Lombardia, sintetizza le proposte del CdR: agevolare prima di tutto l’anticipazione dei flussi migratori a livello locale, incoraggiando lo sviluppo di strutture che facilitino lo scambio di esperienze e di buone pratiche tra enti locali, molti dei quali hanno già messo a punto soluzioni concrete. Gli enti territoriali dovrebbero poi poter accedere con maggior facilità ai dati e alle esperienze maturate da partner come l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (IOM) e Frontex.
Ugualmente indispensabile ai fini della prevenzione della migrazione irregolare è un approfondimento della cooperazione con i paesi terzi: in questo senso il CdR invita a costituire dei “partenariati per la migrazione e l’integrazione” tra città e regioni dei paesi di origine e di destinazione, al fine di assicurare una gestione più decentrata delle migrazioni. Gli enti locali spesso non dispongono delle risorse finanziarie necessarie per far fronte alle emergenze; il CdR ritiene che un miglior accompagnamento di tali situazioni debba anche tradursi nel migliorare l’accesso ai fondi nazionali ed europei, come il Fondo asilo e migrazione, lo Strumento europeo di vicinato e di partenariato e il Fondo sociale europeo.
Il CdR si rammarica inoltre delle carenze – soprattutto a livello umanitario – del dispositivo Triton che da novembre scorso ha sostituito l’operazione Mare Nostrum, messa a punto dall’Italia per portare soccorso in mare ai migranti irregolari. Fa appello quindi all’UE e agli Stati membri perché forniscano i mezzi necessari, compresi quelli finanziari, per scongiurare ulteriori perdite di vite in mare. Per garantire, infine, un maggiore coinvolgimento degli enti locali nella politica europea in materia di migrazione il Comitato, quale portavoce istituzionale delle città e regioni dell’UE, rinnova l’auspicio di essere parte dell’ufficio di presidenza del futuro Forum europeo sull’integrazione, accanto alla Commissione europea e al Comitato economico e sociale europeo.
FONTE: AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa
AUTORE: Lucia Corrias