plafondL’accordo per le start up, nato in collaborazione con il Consorzio Fidi Regionale, è stato firmato stamattina a Mestre presso la sede di CGIA. Un plafond di 1 milione di euro per finanziare imprese in fase di costituzione oppure imprese registrate presso la Camera di Commercio da massimo 12 mesi. L’accordo a favore delle imprese start up è stato siglato mercoledì 24 febbraio, a Mestre presso la sede dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese CGIA di Mestre. Tre i firmatari: Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo che mette a disposizione le risorse finanziarie, CGIA che creerà un contatto con le imprese del territorio, il Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato che fungerà da garante.

 

“La nostra è un’iniziativa che parte dal basso, direttamente dal territorio locale” – hanno spiegato Renzo Canal ed Arturo Miotto, rispettivamente presidente e direttore generale di Banca di Monastier e del Sile, istituto di Credito Cooperativo che opera attraverso 25 filiali nel territorio a cavallo fra Treviso e Venezia. “L’obiettivo è quello di aiutare non solo i giovani, ma anche quanti hanno necessità e volontà di ricollocarsi nel mondo del lavoro come libero professionisti o imprenditori. Vorremmo far crescere il territorio partendo dalle piccole e piccolissime imprese, che sono determinanti per il tessuto socio-economico locale. L’accordo prevede dei finanziamenti di massimo 50mila euro a progetto, con la clausola che il richiedente deve tenere la propria contabilità per almeno 3 anni presso l’Associazione Artigiani e  Piccole Imprese di Mestre, a tutela del neoimprenditore e della sostenibilità della sua impresa”.

 

Un’iniziativa del tutto analoga a quella stipulata con CGIA di Mestre, Banca di Monastier e del Sile l’ha avviata a settembre scorso nel territorio trevigiano, “raccogliendo risultati oltre le nostre migliori aspettative: in pochissimi mesi abbiamo infatti valutato oltre 40 progetti d’impresa e già erogato i primi 400mila euro. Le richieste sono pervenute dai settori più diversi: da negozi di parrucchiere, bar, fino ad attività manifatturiere oppure nel settore agroalimentare ed agricolo”.

 

Roberto Bottan e Renato Mason, presidente e segretario generale di CGIA Mestre, hanno ribadito l’importanza di un accordo come questo che va “ad accorciare le distanze fra il mondo dell’impresa ed il sistema bancario, facilitando l’accesso al credito per i neoimprenditori e le relative procedure burocratiche. Come associazione imprenditoriale abbiamo sempre sostenuto le nuove imprese, tanto che uno nostro vecchio motto era ‘Nessuno nasce grande’, a testimonianza che bisogna partire dal basso per poi crescere e svilupparsi. Abbiamo già fissato i primi incontri con alcune persone che intendono avviare nuove attività d’impresa. L’iter di approvazione sarà facile e veloce: gli aspiranti o neoimprenditori potranno rivolgersi a CGIA Mestre per esporre la loro idea di impresa. Una volta fatto un screening iniziale, chiederemo un incontro con la banca e con Confidi e valuteremo insieme la pratica; se il business plan sarà considerato valido, entro pochi giorni la banca si impegnerà ad erogare il finanziamento stanziato”.

 

Mario Citron e Vito Sanfilippo, presidente e direttore del Consorzio Regionale di Garanzia per l’Artigianato, hanno infine dichiarato: “Il valore aggiunto di questo accordo consiste nella valutazione congiunta del progetto d’impresa da parte di 3 soggetti autorevoli, in tempi brevissimi, ma anche nel percorso di accompagnamento che viene garantito al neoimprenditore. Inoltre, un ulteriore vantaggio consiste nell’azzeramento delle spese di istruttoria da parte di Confidi e Banca e nella concessione di mutui a tassi d’interesse sicuramente vantaggiosi rispetto al mercato”.