L’Unione Europea lancia il nuovo piano per le emergenze, all’interno del quale spiccano le “singolari” indicazioni in merito al cosiddetto kit di sopravvivenza qualora dovesse scoppiare la guerra all’interno del territorio dell’Europa.


Negli ultimi anni, l’Europa ha affrontato una serie di crisi complesse, dalle tensioni geopolitiche ai disastri naturali, che hanno evidenziato la necessità di una preparazione più efficace per proteggere i cittadini e le infrastrutture essenziali. In risposta a queste sfide, la Commissione Europea ha presentato la “Strategia dell’Unione Europea per la Preparazione“, un piano articolato che mira a rafforzare la capacità dell’UE di prevenire e rispondere alle emergenze emergenti.

Uno degli aspetti centrali di questa strategia è l’invito rivolto ai cittadini a dotarsi di un “kit di sopravvivenza” in grado di garantire l’autosufficienza per almeno 72 ore in caso di crisi, dovuta a guerra ma anche ad altre calamità.

Il kit di sopravvivenza per la guerra in Europa

Uno degli elementi chiave della nuova strategia europea riguarda la promozione di un livello minimo di autosufficienza domestica in caso di eventi critici. Per questo motivo, le autorità comunitarie suggeriscono ai cittadini di predisporre una scorta di beni essenziali che consenta di affrontare almeno tre giorni senza la necessità di assistenza esterna. L’idea alla base di questa raccomandazione è quella di ridurre la pressione immediata sui servizi di emergenza, che potrebbero trovarsi in difficoltà a rispondere simultaneamente a un elevato numero di richieste d’aiuto nelle prime ore di una crisi.

Alimenti e oggetti utili

Il kit di emergenza consigliato dovrebbe includere una riserva di acqua potabile sufficiente a garantire almeno due litri al giorno per persona, prodotti alimentari a lunga conservazione come cibi in scatola, barrette energetiche e alimenti liofilizzati, nonché strumenti fondamentali per affrontare interruzioni di corrente o difficoltà di comunicazione. Tra questi figurano una torcia a batterie di lunga durata, una radio con alimentazione alternativa (a manovella o a energia solare), fiammiferi impermeabili, candele e un power bank per mantenere operativi i dispositivi elettronici essenziali.

Materiali per il primo soccorso e documenti importanti

Altrettanto importanti sono i materiali per il primo soccorso, che dovrebbero comprendere disinfettanti, garze sterili, cerotti, antidolorifici, farmaci salvavita per chi ne necessita e un elenco di numeri di emergenza aggiornati. Si consiglia, inoltre, di tenere a portata di mano copie dei documenti d’identità e una piccola somma di denaro contante, utile in caso di interruzione dei servizi bancari.

Rafforzare il sistema di risposta alle emergenze

Oltre a questa preparazione individuale, l’Unione Europea intende rafforzare il proprio sistema di risposta alle emergenze attraverso la creazione di un centro di coordinamento avanzato. Questa nuova struttura sarà incaricata di raccogliere e analizzare dati in tempo reale provenienti dagli Stati membri, facilitando un intervento rapido ed efficace. L’hub servirà anche come punto di riferimento per la distribuzione di risorse critiche nelle aree colpite e per il coordinamento tra le diverse agenzie di soccorso.

Collaborazione tra mondo civile e militare

Un ulteriore pilastro della strategia riguarda il rafforzamento della collaborazione tra enti civili e militari nella gestione delle emergenze. Verranno intensificati gli addestramenti congiunti tra forze dell’ordine, unità di protezione civile, personale sanitario e vigili del fuoco per testare procedure operative comuni e migliorare l’efficienza degli interventi.

Azione educativa a lungo termine

Infine, il piano prevede anche un’azione educativa di lungo termine, con l’introduzione nei programmi scolastici di moduli dedicati alla gestione delle situazioni di crisi e l’istituzione di una giornata annuale dedicata alla sensibilizzazione sui rischi e sulle pratiche di autoprotezione. L’obiettivo è diffondere una maggiore consapevolezza su come affrontare le emergenze, rendendo ogni cittadino un anello attivo della rete di resilienza europea.

Il testo del piano (in lingua inglese)

In sintesi, la “Strategia dell’Unione Europea per la Preparazione” rappresenta un passo significativo verso una maggiore resilienza del continente di fronte alle sfide del XXI secolo. Attraverso misure concrete che spaziano dalla preparazione individuale alla cooperazione internazionale, l’UE si impegna a proteggere i suoi cittadini e a preservare le funzioni sociali essenziali in tempi di crisi.

Qui il documento.