Sono recentemente entrate in vigore le norme “anticorruzione”, che comportano una serie di obblighi per le Pubbliche Amministrazioni. Fino a che punto “devono preoccuparsi” le scuole?
Anp è del parere che la recente circolare n. 1 del Dipartimento della Funzione Pubblica non sia direttamente applicabile ad esse. Questo sia per il profilo del Responsabile della Prevenzione della Corruzione, le cui caratteristiche (così come disegnate nel documento) risulterebbero incompatibili con le funzioni del dirigente della scuola, sia per l’evidente sovradimensionamento della struttura descritta rispetto al funzionamento della singola scuola.
Tuttavia, la legge (e la circolare) non fanno distinzione fra le Amministrazioni tenute al rispetto della norma. Anzi, il riferimento alle “Pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 1 comma 2 del DLgs. 165/01” farebbe ritenere che non vi siano differenze nei comportamenti attesi.
Si pone quindi un problema di interpretazione e l’esigenza di un chiarimento. Per questo motivo, il presidente Anp Giorgio Rembado ha inviato una lettera al Ministro Profumo, chiedendo di emanare al più presto una nota di chiarimento circa l’effettiva portata degli adempimenti cui le istituzioni scolastiche siano tenute nell’ambito della legge anticorruzione.
Per ulteriori approfondimenti ed analisi si può consultare il sito anplazio.it
FONTE: Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola)