Piano allerta terrorismo mercatini di NataleSale il grado di allerta per il periodo natalizio: è stato attivato il piano per terrorismo nei mercatini di Natale.


Col Natale che si avvicina, le città si arricchiscono dei tradizionali mercatini natalizi.

Ma dopo il recente attentato a Parigi, che è costato la vita ad un turista, sale il livello di attenzione nelle principali città europee, per il rischio di attentati.

Proprio per questo, è stato attivato il piano per allerta terrorismo per i mercatini di Natale.
Ecco di cosa si tratta.

Piano allerta terrorismo mercatini di Natale: la situazione in Europa

In Europa torna la paura degli attacchi terroristici, dopo il recente attentato vicino alla Tour Eiffel, che è costato la vita ad un turista tedesco-filippino e il ferimento di altre due persone.

L’allerta si alza soprattutto sui mercatini di Natale, sempre molto affollati durante questo periodo. Ad esempio, nel 2018, a Strasburgo, un uomo sparò in un mercatino natalizio, uccidendo cinque persone.

Dopo l’attacco a Parigi, da parte di un franco-iraniano con problemi psichiatrici, già condannato per terrorismo nel 2018, il presidente francese Macron ha chiesto al primo ministro Borne di convocare una riunione sulla sicurezza.

Piano allerta terrorismo mercatini di NataleIn Germania, lo scorso 30 novembre, sono stati arrestati due minorenni, accusati di progettare un doppio attentato terroristico a Leverkusen. Già in Germania, nel 2016, c’era stato un attacco terroristico, quando un camion piombò nella folla di un mercatino natalizio, causando 13 morti.

Piano allerta terrorismo mercatini di Natale: ecco nel dettaglio

Al centro del Consiglio Affari Interni di Bruxelles c’è la discussione sulla sicurezza, con diversi piani contro il rischio di attentati, data la situazione in Medio Oriente.

Sulla questione è intervenuto anche il Ministro Piantedosi:

“Confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione, però l’attenzione deve rimanere alta”.

In Italia si contano oltre 28mila potenziali target. Il livello di allerta è stato innalzato, potenziando la presenza di militari dell’Esercito nelle principali stazioni ferroviarie, almeno fino al 31 dicembre. Le nuove risorse si aggiungono alle 5mila unità già presenti per l’operazione Strade sicure.

Le autorità di intelligence si concentrano su eventuali cellule terroristiche dormienti. Ma l’allerta rimane alta soprattutto sui lupi solitari, ovvero i soggetti che si radicalizzano a livello individuale.
Tra i luoghi di maggiore radicalizzazione troviamo le carceri, ma anche il web è un terreno fertile per la diffusione di contenuti legati alla propaganda jihadista.

Per poter impedire l’ingresso di soggetti potenzialmente pericolosi, il Viminale ha delineato una mappa geografica dei jihadisti espulsi dall’Italia. Dall’analisi fatta, emerge come il maggior numero di migranti irregolari, che potrebbero alimentare le file dei fondamentalisti islamici, provenga dalla Tunisia.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it