pet-therapy-benefici-personeLe coccole agli animali comportano sicuramente effetti vantaggiosi in casi ben specifici…andiamo a vedere quali!


La pet-therapy entra nelle corsie degli ospedali italiani per lenire le sofferenze dei malati e da 10 anni a questa parte si è dimostrata una terapia efficace con adulti e disabili.

Inoltre, l’impatto risulta essere positivo anche su bambini e anziani. Il principio si basa sull’utilizzo del rapporto speciale che alcune persone instaurano con gli animali per favorire il processo terapeutico (psicologico, fisico e sociale).

Pet Therapy: quali sono i benefici sulle persone?

Il contatto tra animale e paziente rilassa la mente e il corpo liberando dallo stress e dal dolore fisico, diminuisce l’ansia riducendo il battito cardiaco, la pressione sanguigna, la depressione e con la produzione di endorfine si genera uno stato di naturale tranquillità che aiuta a ritrovare il buonumore.

Favorisce, inoltre, la socializzazione, migliora l’apprendimento e incoraggia la comunicazione in soggetti affetti da demenze senili, autismo e sindromi.

Nella pet-therapy è possibile utilizzare diversi animali tra cui cani, gatti, conigli, uccelli, cavalli, asini, delfini e rapaci.

Il cane: l’animale che più facilmente si presta alla terapia

ll cane, però, è l’animale che viene più facilmente coinvolto per la terapia, probabilmente in quanto è stato il primo, tra gli animali, con il quale l’uomo ha instaurato un legame.

Inoltre, i cani sono in grado di leggere il linguaggio corporeo del soggetto, come l’espressione del viso e gli atteggiamenti fisici, e di percepire, attraverso le secrezioni ormonali, i diversi stati emotivi dell’uomo come ansia, sofferenza, depressione, preoccupazione, nostalgia e tristezza.

A questi stati d’animo, il cane risponde con il contatto fisico, il gioco, le coccole, il calore e la vicinanza.

Ma da dove provengono i cani che entrano negli ospedali?

Sono “cani recuperati”, con alle spalle storie di abbandono, randagismo o maltrattamenti, ed è bello pensare che siano oggi in grado di recuperar, a loro volta, bambini con problemi psicofisici anche gravi.

L’importanza della Pet Therapy

In parole povere, si tratta a tutti gli effetti di una pratica terapeutica che si avvale degli animali domestici per migliorare il benessere psico-fisico degli individui.

Con il riconoscimento della Pet therapy viene sancito per la prima volta nella storia del nostro Paese il ruolo affettivo che un animale può avere nella vita di una persona, nonché la valenza terapeutica degli animali da compagnia.

Queste terapie si svolgono non solo in contesti terapeutici ma anche educativi o ludici e funzionano grazie alla relazione che si crea fra un animale domestico e un utente: una sintonia complessa e delicata che stimola l’innesco emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi.

L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi.

In sostanza, la presenza di animali rende più facile la spontaneità nelle persone così da favorirne l’interazione sociale e la conoscenza.

Conclusioni

Riassumendo, quindi, gli animali hanno sull’uomo un effetto catalizzatore dei processi sociali favorendo interazioni verbali e non verbali.

Su questo si basa la Pet therapy che segue diverse teorie le quali spiegano gli effetti positivi delle interazioni uomo-animale applicate, in particolare, in ambito sanitario.

É una pratica che mira a supportare, dal punto di vista psicologico, la persona malata all’interno della struttura ospedaliera o la persona che risiede all’interno di strutture sanitarie.

In più, l’intervento degli animali in terapia aiuta ad aprire porte nella mente di chi soffre.

A volte la cura è il contatto; quando un anziano sembra chiudersi nel suo muro di silenzio, quando un bambino autistico non riesce ad interagire con l’esterno, quando un malato oncologico rischia di perdersi il lato bello della vita… entrare in contatto con un animale, immergersi nella sua energia vitale, lasciarsi avvicinare quel tanto che basta per sentirne la dolcezza può essere un’esperienza rivoluzionaria.

 


Fonte: articolo di Giusi Costanzo