I militari della Guardia di Finanza hanno ritenuto il prodotto potenzialmente molto pericoloso. Ecco cosa è successo e qual è la situazione attuale.
Peste Suina: a Padova maxi sequestro di carne proveniente dalla Cina. La misura è stata messa in atto operato dalla Guardia di Finanza della città a seguito di un blitz presso un ingrosso alimentare.
Il prodotto era stato introdotto illegalmente ed è stato subito incenerito dai militari. Infatti la carne è stata ritenuta talmente pericolosa da meritare subito questa misura estrema senza passare prima per le analisi.
Ecco cosa è successo nello specifico.
Peste Suina: a Padova la GDF procede a un maxi sequestro
Come anticipato, il maxisequestro è avvenuto in seguito al blitz della compagnia della Guardia di finanza di Padova.
In pratica, in un magazzino all’ingrosso di generi alimentari si stavano scaricando da un camion proveniente dall’Olanda (la derrata era sbarcata a Rotterdam) 9.420 kg di carne suina di origine cinese.
Queste tonnellate di carne erano state importate nell’Unione Europea in violazione delle norme doganali e sanitarie.
La Guardia di Finanza ha inoltre proceduto al sequestro dell’attività commerciale, già in passato destinataria di sanzioni per reiterate irregolarità.
Niente allarmismi
Ovviamente si tratta, al momento, di un caso isolato. E non rappresenta, di certo, un focolaio per una qualche diffusione di un’epidemia nel nostro paese.
Anche il Ministero della Salute ha provveduto a placare il possibile sviluppo di allarmi infondati.
In Italia è attiva una rete di sorveglianza sulla volgarmente detta “peste suina“, che non è altro che il nuovo coronavirus (2019-nCoV).
La situazione è monitorata dal Ministero della Salute che è in contatto continuo con le autorità sanitarie internazionali. Al momento WHO/OMS ed ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ritengono la probabilità di introduzione del virus nell’Unione Europea moderata.
In ogni caso, a partire da giovedì 23 gennaio, data in cui è previsto il prossimo volo diretto dalla città di Wuhan all’aeroporto di Roma Fiumicino, il Ministero ha predisposto l’attivazione di un canale sanitario con controllo della temperatura attraverso scanner. È prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati.
La situazione attuale a livello mondiale del Coronavirus
Come riporta il portale del Ministero, il 31 dicembre 2019 la Commissione Sanitaria Municipale di Wuhan (Cina) ha segnalato all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un cluster di casi di polmonite a eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, nel sud della Cina, un mercato all’ingrosso di frutti di mare e animali vivi.
Il 9 gennaio 2020, il CDC cinese ha riferito che si riconosce un nuovo coronavirus (2019-nCoV) come agente causale e lo stesso Ente di Ricerca ha pubblicato la sequenza genomica.
Casi confermati al 21 gennaio 2020
Al 21 gennaio 2020, si riferisce la segnalazione in totale di 295 casi confermati di infezione da 2019-nCoV, inclusi 4 decessi: 291 dalla Cina di cui 270 da Wuhan, 14 a Guangdong, 5 a Pechino e 2 a Shanghai. E 4 casi in altri paesi asiatici: 2 in Thailandia, 1 in Giappone e 1 in Corea del Sud. Tutti i casi fuori da Wuhan risultano comunque collegati a soggiorno in tale area o a contatti molto stretti con ammalati.