Uno degli aspetti fondamentali per i quali è altamente consigliato avere un commercialista per la Partita Iva è a causa delle informazioni che può fornire. Certo, avendo il suo supporto,come nel caso di Xolo, una piattaforma digitale il cui obiettivo è semplificare la vita dei liberi professionisti e delle singole aziende può fare la differenza. In questo caso loro si occupano della stessa apertura della partita IVA, ma anche della gestione contabile e argomenti simili ai liberi professionisti e in particolare ai liberi professionisti digitali di fascia alta, come possono essere degli scrittori, esperti di marketing, fotografi, ecc. E possono, e questo è fondamentale, dare informazioni utili.
E’ normalissimo che chi intende aprire la partita iva non sia a conoscenza delle novità del settore o magari qualche informazione interessante potrebbe andare persa e sarà il commercialista stesso a poter avvisare per godere di alcuni vantaggi, per evitare problemi e per tenere a mente determinate date di scadenza, per esempio.
Riduzione contributi INPS con Partita Iva
Un chiaro esempio che quanto di cui stiamo discutendo può essere fondamentale è in relazione alla notizia sulla riduzione dei contributi per alcune Partite Iva.
E’ stato lo stesso Legislatore a proporre a chi ha una Partita Iva la possibilità di pagare meno di quanto dovuto all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. In realtà non si tratta di una novità perché si trattava di una misura già istituita nel 2015. Ovviamente per accedervi occorre soddisfare determinati requisiti.
Ma di quali requisiti stiamo parlando? Per cominciare, si deve essere un imprenditore individuale. In altre parole, un contribuente Flat Tax al 5 o al 15%. Oltre a ciò, è indispensabile che nell’anno in cui si effettua la richiesta di tale riduzione di tasse, non sia stato superato il limite stabilito del patrimonio e del compenso annuo (che, al momento, è fissato a 85.000 euro).
Se questi due requisiti sono soddisfatti, manca il terzo, che sarebbe quello di essere iscritti alla Gestione previdenziale Inps Artigiani e Comercio perché è questo specifico settore a cui è rivolto questo aiuto. Aiuto che, in fondo, si tratta di un’agevolazione che consiste in una riduzione del 35% da applicare sul reddito del soggetto con Partita Iva in regime forfettario che vale sia per la contribuzione sul minimale di reddito che su quella da calcolarsi sul reddito eccedente in dichiarazione dei redditi, come viene confermato nella Circolare INPS numero 35 del 19 febbraio 2016.
Vista così sembra perfetta e tutti i soggetti in Partita Iva che possono richiedere l’agevolazione non sembrano avere motivi per non farlo, vero? Come in ogni cosa, c’è un ma che è fondamentale capire. Se questa riduzione dei pagamenti delle tasse viene effettuata, la pensione ne risentirà in alcuni casi. E, infatti, per l’accredito dell’intero anno d’imposta è necessario fornire un contributo onnicomprensivo pari almeno a quanto stabilito come minimo richiesto dalla Direzione INPS. Altrimenti sarebbe come non contare quell’anno. Un altro motivo per cui avere un consulente, poiché sarà questa persona che ci spiegherà in dettaglio tutto questo tipo di questioni, sempre a nostro vantaggio.
E qui arriva il punto chiave di tutta questa questione, oltre a conoscere le informazioni fondamentali, a chi è rivolto, i dettagli… La domanda per ottenere questo sussidio doveva essere presentata per via telematica compilando un modulo con scadenza 28 febbraio 2023. In altre parole, chi non l’ha già presentata non potrà farlo fino all’apertura di un nuovo bando. L’unica eccezione è per chi ha già aderito a questa iniziativa nel 2022 perché non deve presentare una nuova domanda di rinnovo del contributo e per chi apre una nuova partita IVA nel 2023 che deve effettuare tale domanda il prima possibile davanti alla Direzione di Artigiani e Commercianti dell’INPS.
In ogni caso, come si può vedere, si tratta di informazioni non poco complesse, abbastanza specifiche e con date ben precise che non possono essere superate. Il commercialista saprà tutte queste cose e potrà aiutare il suo cliente a fare la scelta più opportuna e, ovviamente, rispettando le date di scadenza per non perdere nessuna opportunità vantaggiosa.
Bonus 2.000 euro
Vediamo un altro esempio d’informazione che può essere utile e di cui il consulente fiscale può parlarci. Parliamo in questo caso del bonus da 2.000 euro che, in realtà, si presenta sotto forma di voucher e non ha un importo fisso ma bensì un massimo stabilito, oltre il quale dipenderà sempre da ciascun lavoratore autonomo titolare di una partita IVA.
L’obiettivo di questo bonus che fa parte del Progetto Europa è quello di favorire la crescita professionale dei lavoratori autonomi attraverso corsi disponibili nell’apposito catalogo realizzato dalla Regione.
Questo bonus può essere applicato durante tutto l’anno solare. Cioè, dall’1 gennaio al 31 dicembre. In termini generali, tutti i lavoratori autonomi con Partita Iva possono richiedere questo bonus per usufruire di uno o più corsi di formazione, a condizione che il valore massimo non superi i 2.000 euro fissati.
Come informazione extra interessante, va notato che anche le aziende che vogliono sostenere i propri lavoratori possono usufruire di questo bonus, sempre a seguito di una serie di condizioni, come l’iscrizione alla Camera di Commercio corrispondente.
In generale, un requisito che vale per tutti per poter accedere a questo bonus è quello di avere la residenza o la sede operativa dell’azienda nel territorio della Regione Lombardia. La richiesta, per chi fosse interessato, viene effettuata per via telematica.
Come scegliere un commercialista
Se le leggi e le regole che hanno a che fare con una Partita Iva non sono ben note (sin dalla sua stessa creazione) è più che consigliabile affidarsi a professionisti per evitare problemi futuri.
Inoltre, come abbiamo potuto vedere in un paio di esempi chiave, saranno proprio questi professionisti che, essendo sempre aggiornati sull’attualità, potranno informarci su tutto ciò che può essere rilevante per il nostro vantaggio e per lo sviluppo della nostra attività.
Ovviamente scegliere un commercialista non sarà un compito facile perché si tratta di un settore abbastanza saturo, ma questo è il primo passo da tenere in considerazione quando si vuole iniziare a lavorare come libero professionista e dedicare un po’ di tempo a questa scelta non potrà che essere di grande aiuto in futuro a medio e lungo termine. Sebbene ci siano molti aspetti che devono essere tenuti in considerazione per scegliere questa persona di cui fidarsi, vediamo alcuni punti che sono fondamentali.
Il Passaparola
Internet oggi è un grande vantaggio per tutti gli utenti perché possono confrontare con le recensioni di altri clienti come è stato un determinato servizio invece di saltare nel vuoto e provare da zero.
Prima di fare il passo, questa è una cosa che bisogna fare: dedicare un po’ di tempo a vedere qual è la valutazione di una certa azienda o commercialista. Almeno può servire come punto di partenza.
Cerca risposte specifiche
Non è che si possa dire, a priori, che un commercialista sia migliore di un altro. È che, come in ogni cosa, ci sono commercialisti specializzati. O si prende l’opzione di lavorare con una piattaforma come quella menzionata (dove il gruppo di persone sarà ampio) o il commercialista stesso deve essere proprio ciò di cui abbiamo bisogno.
Non c’è bisogno di aver paura di chiedere. Solo allora potremo vedere se hanno le risposte utili per il nostro caso e se no, continuare a cercare. Un commercialista che sappia capire il caso specifico del suo cliente e consigliarlo al meglio è un alleato fondamentale.
Una questione di feeling
Questo può sembrare meno importante, ma non lo è. Va tenuto presente che il commercialista sarà sempre lì. Anche se non si deve parlare con lui tutti i giorni, sarà lui la persona a cui chiedere se si hanno delle domande o anche quando si può avere un problema a livello lavorativo.
Trovarsi a disagio e fare un sacco di fatica ogni volta che si deve alzare la cornetta può essere più un problema che altro. Se non è lui la persona con cui ci si sente a proprio agio nel condividere questa avventura ovvero lavorare come libero professionista, meglio continuare a cercare.
Che sia smart
Ci sono ancora molti commercialisti della vecchia scuola là fuori che vanno bene per alcune cose, ma possono complicare inutilmente la vita.
Per quanto possibile è meglio scegliere un commercialista che si senta a proprio agio nel lavorare con le nuove tecnologie. Uno, perché è la chiara tendenza ed è qualcosa che non si può fermare e due perché può aiutare molto nella comunicazione e anche in cose semplici come dover aggiornarsi, inviare fatture o dei ticket da scaricare.
Non guardare solo il prezzo
Diciamo solo che non si deve andare agli estremi. Né pagare un prezzo esagerato né, necessariamente, scegliere quello più economico. Tenendo conto di tutte le variabili che possono essere importanti per noi, dobbiamo dare giusta importanza al prezzo.
Proprio nelle piattaforme online possiamo trovare un buon compromesso tra quanto si deve pagare e il servizio che effettivamente offrono.
Infine, vale la pena ricordare che non dovremmo esitare a cambiare commercialista se pensiamo che possa essere l’opzione migliore. Non è davvero complicato e potrebbe essere solo una buona cosa per noi.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it