tappi-attaccati-bottiglie-plasticaLe nuove direttive dell’Unione Europea hanno introdotto una novità che sta alimentando polemiche a livello politico, che arrivano anche in Italia: cerchiamo però di capire per quale motivo i tappi attaccati alle bottiglie di plastica fanno tanto discutere.


Da qualche tempo, in molti hanno notato un cambiamento nelle bottiglie di plastica: i tappi che una volta svitati non si staccano più. Questa innovazione è il risultato di una recente direttiva emanata dalla Commissione Europea, che entra in vigore in maniera piena il 3 luglio 2024. Questa direttiva impone l’utilizzo dei cosiddetti “tethered cap” su tutte le bottiglie in PET (polietilene tereftalato) fino a 3 litri di capacità.

Premessa: le motivazioni dietro la scelta UE sui tappi che restano attaccati alle bottiglie di plastica

Nelle intenzioni il motivo alla base di questa normativa è duplice. In primo luogo, mira a contrastare l’ampio utilizzo di plastica monouso, un problema ambientale globale sempre più critico.  La plastica monouso rappresenta una parte significativa dei rifiuti che inquinano i nostri oceani e le nostre spiagge. Secondo una recente indagine di Legambiente si verifica una notevole incidenza della plastica tra tutti i rifiuti, materiale che da solo rappresenta l’81% di quanto raccolto. Ai primi posti della top ten (i 10 rifiuti più trovati) ci sono pezzi di plastica e polistirolo, ma anche tappi e coperchi di bevande, di cui se ne trovano in media 1 per ogni metro di spiaggia. La speranza è che, avendo il tappo attaccato, le persone siano meno propense a gettarle via, dato che per farlo si dovrebbe gettare l’intera bottiglia insieme ad essa.

In secondo luogo, questa iniziativa si allinea con gli obiettivi più ampi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Quest’ultima mira a promuovere un’economia circolare e sostenibile, dove le risorse sono utilizzate in modo efficiente e i rifiuti sono ridotti al minimo. L’adozione dei tappi agganciati rappresenta solo una delle molteplici azioni necessarie per raggiungere tali obiettivi.

Fin qui abbiamo l’antefatto: tuttavia, come spesso accade, non tutti accolgono positivamente questa novità.

Le decisioni dell’UE riescono infatti sempre a scatenare un’ondata di polemiche senza fine tra i vari schieramenti politici. Sommato al discorso che siamo in piena campagna elettorale il dibattito si accende molto facilmente.

La polemica di chi non ci sta: la “denuncia” di Matteo Salvini e della Lega

Alcuni esponenti politici, tra cui Matteo Salvini, leader della Lega, criticano aspramente l’introduzione dei tappi agganciati, definendola un’eccessiva interferenza normativa da parte dell’Unione Europea. Salvini ha utilizzato i suoi social media per esprimere dissenso riguardo ai tappi di plastica attaccati alle bottiglie, rafforzando così la sua posizione anti-regolamentazione.

Questo nello specifico sarebbe il post “incriminato”, dove Salvini ha rilanciato un meme in giro già in passato utilizzando la questione dei tappi come un aggancio alla campagna elettorale attuale.

La risposta ironica di Carlo Calenda: il “tutorial” su come aprire la bottiglia

In risposta alle critiche mosse da Salvini riguardo ai nuovi tappi agganciati, l’ex ministro Carlo Calenda, attuale leader di Azione, ha adottato un tono ironico. Calenda ha condiviso un tutorial su come aprire e chiudere le bottiglie con i nuovi tappi agganciati.

Questo gesto è stato un modo per Calenda di ribadire la sua posizione, dimostrando ironicamente che l’operazione non è così complicata come alcuni potrebbero far credere.

Il paradosso delle “responsabilità politiche”

Questa situazione mette in evidenza una contraddizione interessante all’interno della politica italiana. Nonostante le critiche da parte di alcuni esponenti della Lega, è importante riconoscere che il partito stesso ha contribuito, in parte, all’introduzione di questa misura in Italia.

Nel 2018, alcuni rappresentanti della Lega al Parlamento Europeo hanno espresso sostegno alla proposta volta a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti di plastica. Inoltre va sottolineato che il Governo italiano, compreso quello guidato da Matteo Salvini, ha votato a favore della direttiva europea che ha portato all’adozione dei tappi agganciati. Anche se alcuni politici possono cercare di dissociarsi da questa decisione, è evidente che hanno avuto un ruolo nel processo di recepimento della direttiva a livello nazionale.

E che in questo caso le polemiche sembrino più un pretesto da utilizzare in campagna elettorale.

Cosa ne pensano i cittadini?

L’introduzione dei tappi attaccati alle bottiglie di plastica in Italia ha comunque generato un dibattito non solo a livello politico, ma anche tra i cittadini.

In base ai risultati di un sondaggio condotto da IPSOS-Erion della fine del 2023, quindi abbastanza recente, emergono le seguenti conclusioni:

Livello di conoscenza della normativa

  • Il 67% degli italiani è a conoscenza della nuova normativa, un dato significativo che indica una buona diffusione dell’informazione.
  • Tuttavia, il restante 33% non è informato, evidenziando la necessità di ulteriori campagne di sensibilizzazione per raggiungere tutti i cittadini.

Valutazione della misura

  • Il 43% degli italiani apprezza la nuova normativa, riconoscendola come un passo importante nella lotta contro l’inquinamento da plastica.
  • Questo dato positivo suggerisce una crescente consapevolezza ambientale tra la popolazione.
  • Tuttavia, il 24% disapprova la misura, trovandola scomoda e poco pratica.
  • Questa opinione negativa potrebbe essere dovuta a diverse ragioni, come l’abitudine preesistente di rimuovere i tappi completamente, la difficoltà nell’aprire le bottiglie con una sola mano o la percezione di un’estetica poco gradevole.

In conclusione, i dati riguardanti il livello di conoscenza della nuova normativa e la valutazione della misura mostrano una gamma diversificata di opinioni tra gli italiani. Mentre c’è un chiaro riconoscimento dell’importanza di combattere l’inquinamento da plastica e una crescente consapevolezza ambientale, ci sono anche preoccupazioni legate alla praticità e alla comodità del nuovo sistema di chiusura delle bottiglie.

Affrontare queste preoccupazioni richiederà un approccio bilanciato che tenga conto sia degli obiettivi ambientali sia delle esigenze e delle abitudini dei consumatori.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it