pedaggio-autostrada-parlamento-ue-riformaPedaggio autostrada, dal Parlamento Ue una riforma per garantire un trasporto pulito e equo.


L’Europarlamento ha approvato un progetto di direttiva che stabilisce che i Paesi dell’UE che oggi impongono una tariffazione stradale basata sul tempo dovranno passare a quella basata sulla distanza, sulla base del principio che “chi inquina paga”. L’obiettivo è quello far saldare il conto a chi consuma l’asfalto ed emette gas nocivi.

 

La plenaria dell’Aula a Strasburgo ha votato con 398 voti favorevoli, 179 contrari e 32 astensioni, ma l’iter legislativo è ancora lungo in quanto i 28 devono tuttora adottare la loro posizione e poi iniziare i negoziati per arrivare al testo finale.

 

Per incoraggiare un maggiore uso di veicoli a basse o zero emissioni, i Paesi dell’UE dovrebbero inoltre fissare tariffe stradali diverse in base alla quantità di CO2 emessa e alla categoria del veicolo.

 

A partire dal 2021, se uno Stato membro applica un pedaggio per l’uso della strada ai veicoli pesanti e ai grandi furgoni per il trasporto merci, l’ammontare dello stesso dovrebbe prendere in considerazione anche gli “oneri per i costi esterni” – cioè per l’inquinamento atmosferico o acustico dovuto al traffico. A partire dal 2026, se un pedaggio per i costi esterni viene applicato a un qualsiasi tratto di strada, questo dovrebbe essere applicato anche alle altre categorie di veicoli.

 

L’Italia è uno di quei paesi per i quali l’eventuale entrata in vigore del dispositivo non modificherebbe le cose: la rete è già attrezzata per la riscossione del pedaggio in base alla percorrenza. Il Belpaese dovrebbe semmai introdurre la tariffazione differenziata in base alle emissioni. In ogni caso, l’uniformazione del sistema di pedaggio dovrà ancora essere concordata con gli stati membri.