Dal 1° gennaio 2016, sono entrati in vigore gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale. Sono stati firmati, infatti, i decreti Interministeriali di concerto tra il ministro dei Trasporti e il ministro dell’Economia. L’aumento medio attualmente riconosciuto, calcolato sui veicoli-km che si prevede saranno percorsi sull’intera rete autostradale nel 2016, risulta pari allo 0,86%.
Gli aumenti in vigore dall’1 gennaio 2016 riguardano sei società autostradali, contro le diciassette che hanno aumentato il pedaggio nel 2015: la stangata più dolorosa è per chi percorre la A4 Torino-Milano, che con una tariffa che sale del 6,5% è la tratta che subisce l’aumento più significativo del nuovo anno.
C’è inoltre la richiesta da parte del ministero, a tutte le società concessionarie, di prorogare al 31 dicembre 2016 l’agevolazione tariffaria a carattere nazionale, relativa ai pendolari che percorrono l’autostrada, massimo 50 km, per raggiungere il posto di lavoro, scaduta alla fine dello scorso anno.
Una vera e propria stangata per gli automobilisti della Lombardia: così il Codacons commenta gli incrementi dei pedaggi autostradali che sono scattati oggi. Proprio i cittadini della Lombardia sono quelli maggiormente interessati dagli aumenti tariffari.
Secondo l’AISCAT lo scorso anno il Governo ha promosso degli accordi con la maggioranza dei concessionari autostradali finalizzati a calmierare in via provvisoria la tariffa. Le concessionarie autostradali e l’AISCAT hanno responsabilmente aderito vista la difficile congiuntura economica.
Tali accordi prevedevano che, al fine di salvaguardare il principio della certezza del contratto, il Governo riconoscesse una forma di recupero del mancato incremento tariffario entro il 30 giugno 2015, termine spirato in assenza di alcuna concreta azione da parte del Ministero per dar seguito agli impegni presi.
Inoltre da gennaio 2016 il canone Telepass Premium passa da 0,78 a 1,50 euro mensili, comprensivi anche del soccorso stradale sulla viabilità ordinaria. Tuttavia chi è già abbonato continuerà a pagare la tariffa del 2015 per tutto il nuovo anno e a fine 2016 potrà scegliere se passare all’abbonamento base (non soggetto ad aumenti) oppure terminare il servizio.