Per ovviare alla revisione del regime dei cosiddetti minimi che ha portato il forfait al 15% l’esecutivo è intenzionato, a un intervento che potrebbe far tornare in vita ancora per tutto il 2015 il vecchio regime cancellato con la legge di Stabilità rinviando al 2016 l’avvio del nuovo regime.

Il governo corregge il tiro sulle partite Iva. Per rimediare a quello che lo stesso Matteo Renzi aveva definito un “autogol”, cioè la revisione del regime dei cosiddetti minimi che ha portato il forfait al 15%, una prima soluzione ponte dovrebbe arrivare con il decreto Milleproroghe. Strumento attraverso il quale, sempre sul fronte fiscale, si riapriranno anche i termini per la rateizzazione delle cartelle Equitalia, per chi è decaduto fino a fine 2014. Sui minimi, venendo incontro alla richiesta avanzata in particolare da Scelta Civica e Ncd (alleati preziosi post rottura del Patto del Nazareno), l’esecutivo sarebbe intenzionato, come hanno riferito gli stessi relatori del provvedimento Manlio Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi), a un intervento che potrebbe far tornare in vita ancora per tutto il 2015 il vecchio regime cancellato con la legge di Stabilità (con tassazione forfettaria al 5% per 5 anni ma per gli under 35 anni), rinviando al 2016 l’avvio del nuovo regime. Ma si starebbe ragionando anche sull’opzione di lasciare convivere i due regimi, dando agli autonomi la possibilità di scegliere a quale aderire (il nuovo regime non ha limiti di durata, né di età).

Difficile, invece, che si possa anche bloccare l’aumento dell’aliquota dei contributi previdenziali. Nutrito, comunque, il pacchetto di modifiche già depositato dai relatori, che va dalla proroga per altri due anni degli incentivi per il rientro dei cervelli all’innalzamento dell’ anticipo sugli appalti al 15% per rispondere ai problemi di liquidità delle imprese anche dopo l’introduzione dello split payment Iva nei confronti della P.a. Spazio anche a misure “sui giudici di pace, sulle gare del gas e sulla titolarità delle farmacie”, oltre alla riapertura dei termini per accedere alla rateazione delle cartelle Equitalia. Fino a luglio di quest’anno tutti i contribuenti decaduti entro fine 2014 potranno chiedere un altro piano di rate (fino a 72). La proposta, pensata in particolare per far fronte alle difficoltà delle imprese, prevede anche che, nei confronti di chi chiede un nuovo piano, “non si possano avviare nuove azioni esecutive”.

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

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