L’iscrizione si ottiene indicando la volontà nella dichiarazione di inizio attività o tramite i servizi telematici delle Entrate, in qualsiasi momento, direttamente o tramite incaricati.
L’Amministrazione finanziaria non pretende alcuna “ricompensa” per la registrazione e la pubblicazione delle partite Iva delle imprese operanti nell’ambito dell’Unione europea. Una precisazione necessaria dopo le diverse segnalazioni giunte negli ultimi giorni, relative a società che offrono il servizio a pagamento.
L’inserimento, la verifica e il monitoraggio degli operatori commerciali titolari di partite Iva, che effettuano operazioni intracomunitarie, viene svolto gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate tramite il Vies (Vat information exchange system), un sistema elettronico – a cui è necessario iscriversi – che consente la circolazione di dati riguardanti l’Iva, permettendo, ad esempio, di controllare la validità di una “partita”, rilasciata in un determinato Paese Ue, nel momento in cui viene utilizzata per scambi commerciali con un altro Stato membro.
Un sistema, inoltre, interessato da recenti e importanti modifiche normative – apportate, nello specifico, dal decreto “semplificazioni” (articolo 22 del Dlgs 175/2014) – che consentono agli operatori intracomunitari di ottenere l’inclusione immediata nella banca dati Vies già all’attribuzione della partita Iva ovvero, se l’intenzione di effettuare operazioni intracomunitarie è manifestata successivamente, nel momento in cui tale intenzione viene espressa.
Le nuove disposizioni hanno già trovato concrete modalità operative nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 15 dicembre scorso.
In nessuno di questi documenti ufficiali – va ribadito – è previsto alcun pagamento per l’accesso in banca dati o per la pubblicazione del proprio numero di partita Iva.
FONTE: Fisco Oggi – Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate