partite iva 2022Cosa ci riserverà il 2022 per il settore delle partite IVA? Lo abbiamo chiesto a Federico Salle, direttore marketing di Servizio Contabile Italiano. 


Ci stiamo avvicinando alla fine dell’anno e per chi lavora in proprio è tempo di tirare le somme. Grazie alla campagna vaccinale, sembra che ormai l’emergenza sanitaria sia alle nostre spalle e davanti a noi ci sono previsioni economiche che non sono mai state così positive, con un incredibile balzo del PIL italiano, come non se ne vedevano da decenni.

La domanda che tutti i titolari si stanno ponendo in queste settimane è però una sola: cosa ci dobbiamo aspettare per il 2022? Lo abbiamo chiesto a Federico Salle, che è direttore marketing di Servizio Contabile Italiano: ecco cosa ci ha raccontato.

Partiamo dalle novità fiscali per le partite IVA: ci sono cambiamenti in arrivo?

“Quello che sappiamo per certo, stando alle ultime informazioni, è che le partite IVA con regime forfettario possono tirare un sospiro di sollievo. Non verranno introdotte le modifiche di cui si era parlato durante l’estate, come ad esempio l’abbassamento del limite di fatturato. Molto probabilmente, il conveniente regime con flat tax continuerà a essere aperto a chi guadagna fino a un massimo di 65.000 euro all’anno. Sembra anche che non ci sarà l’obbligo della fatturazione elettronica, che potrà slittare forse al 2023, ma è ancora troppo presto per dirlo”.

Quali saranno i settori maggiormente richiesti?

“Sicuramente continuerà il boom della Green Economy, un trend che stiamo osservando già da diverso tempo. Il Covid ci ha paralizzati per quasi due anni, costringendoci a focalizzarci sulla nostra salute. Ora, però, è riemerso con forza il tema ambientale: i rischi a cui andremo incontro nell’immediato futuro sono concreti ed è richiesto un immediato cambiamento di rotta, a partire dalle abitudini quotidiane di ognuno di noi. Ed è qui che entrano in campo i liberi professionisti dei settori green”.

Su cosa punta la Green Economy?

“Sicuramente sull’edilizia, grazie ai bonus per la casa che facilitano le ristrutturazioni. Continuerà la richiesta per adeguare le facciate, aggiungere i cappotti e cambiare i vetri delle finestre per isolare meglio le abitazioni. C’è anche molta richiesta per il fotovoltaico, spinto soprattutto dal caro bolletta: le partite IVA che operano in questi settori saranno molto richieste per tutto il 2022”.

E il settore digital?

“Qui sentiamo ancora l’onda lunga del lockdown, che ha favorito la crescita del settore dei servizi digitali e dei professionisti del software. Le aziende stanno puntando sull’outsourcing, una soluzione conveniente per entrambe le parti, perché permette di gestire meglio l’organizzazione del lavoro. In particolar modo, saranno richiesti gli esperti in automazione industriale con partita IVA”.

Parliamo di segnali positivi per i settori più colpiti dalla pandemia. Iniziamo dal turismo…

“Soprattutto l’anno scorso, abbiamo assistito a un vero tracollo del turismo, con aeroporti deserti e agenzie costrette a chiudere. Quest’anno c’è stato il riscatto per l’Italia, con destinazioni turistiche da tutto esaurito e un incremento netto.
Nel 2022 ci sarà invece una progressiva riapertura del turismo internazionale, con conseguenti benefici sia per il settore turistico sia per le industrie che vivono in maniera indiretta grazie ai viaggiatori.

Consiglio alle partite IVA di puntare sui servizi di nicchia: dopo due anni passati a casa o comunque sul territorio, si cercheranno emozioni più forti, come tour molto avventurosi o visite private in luoghi esclusivi. Anche in questo caso, non dimentichiamo il discorso green: il turista moderno è sempre più consapevole.”

E per il settore produttivo cosa dobbiamo aspettarci?

“Il settore produttivo sicuramente avrà ripercussioni dovute a svariati shock della domanda e dell’offerta di materie prime, in primis dell’energia. Il calo della fornitura di gas, con conseguente aumento dei prezzi, ne è un chiaro esempio. Ci stiamo ancora assestando e attualmente la situazione è imprevedibile. Una cosa è certa, però: il settore produttivo ha bisogno anche di un sistema di distribuzione capillare e la logistica è un altro settore chiave della ripresa.”

Se dovessimo puntare su un trend, quale sarebbe?

“Mi ricollego alla tematica delle ristrutturazioni, che ha evidenziato una carenza preoccupante di veri professionisti del settore, come ce n’erano un tempo. Molti di loro stanno andando in pensione in questi anni e non hanno nessuno a cui lasciare non solo la loro attività, ma anche i clienti conquistati in decenni di lavoro. Vedremo infatti un aumento della domanda di artigiani specializzati e professionisti con elevate capacità tecniche, che in questo momento non bastano per coprire le numerose richieste. Si tratta di un trend su cui riflettere anche dal punto di vista della preparazione professionale dei giovani che vorranno aprire la partita IVA nel 2022.”


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it