Solo le società di capitali hanno avviato un maggior numero di attività (+5,2%) rispetto allo scorso anno, mentre le altre forme giuridiche evidenziano un calo.
Sul sito del dipartimento delle Finanze, pubblicata la consueta sintesi mensile sui dati delle partite Iva. Ottobre 2014, con 44.585 nuove partite Iva, fa registrare un calo del 2,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Il 71,3% riguarda persone fisiche, il 22,3% società di capitali, il 5,6% società di persone.
Per quanto riguarda la ripartizione territoriale il Nord conferma il maggior numero di attività aperte, con il 40,8%, mentre il 22,9% riguarda il Centro e il 36,2% il Sud e isole.
Il confronto con lo stesso periodo del 2013 mostra gli incrementi maggiori in Umbria, Puglia e Campania (tra il 5- 6%), e le flessioni più consistenti in Valle d’Aosta (-20%), Liguria (-16,2%) e Molise (-15 per cento).
Come settore produttivo, il commercio conferma il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 26,5% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,2% e dall’edilizia e alloggio/ristorazione, entrambe con il 9,1 per cento.
L’Osservatorio, inoltre, ha rilevato incrementi per sanità (+7,7%), servizi alle imprese (+7%) e istruzione (+4,5%). Segno meno, invece per il settore finanziario assicurativo (-12,6%),per le attività artistiche (-11,6%) e l’agricoltura (-9,8 per cento).
Analizzando invece i dati relativi alle persone fisiche, il Df evidenzia che il 63,7% di aperture di partite Iva si è registrato tra gli appartenenti al genere maschile. Il 49,4% viene avviato da giovani fino a 35 anni e il 33,8% si colloca nella fascia che va dai 36 ai 50 anni.
La partita IVA è una sequenza di cifre che identifica univocamente un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini dell’imposizione fiscale indiretta (IVA).
Ogni soggetto fiscale dell’Unione europea è riconoscibile dal suo numero di partita IVA, composto dalla sigla dello stato di appartenenza (ad esempio IT per Italia, DE per Germania, ES per Spagna) e da una sequenza alfanumerica o numerica, variabile da nazione a nazione.
FONTE: Fisco Oggi – Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate