Quest’anno Working Capital si intitola ‘Make in Italy!’ A Roma presso l’acceleratore WCAP di via Santa Maria in Via ritroverò Salvo Mizzi per presentare il programma di quest’anno insieme a Antonio Puglisi, Gianmarco Carnovale e Antonio Perdichizzi che curano gli acceleratori di Bologna, Roma e Catania.
Da oggi parte la ricera dei 40 team che entreranno nel programma 2014 di Wcap. Riceveranno un assegno a fondo perduto da 25.000 euro, l’accesso gratuito ad uno dei 4 acceleratori, l’inserimento nel programma di accelerazione che si concluderà in Autunno e l’accesso ai vari strumenti predisposti da Telecom Italia (accesso rapido albo fornitori, basket innovazione, collaborazione con le business unit) tra cui il ‘brand new’ fondo di corporate venture capital, che parte con una prima dotazione seed da 4,5 milioni di euro e il crowdfunding, che verrà lanciato dopo l’estate.
Ci saranno un sacco di ospiti oggi, salutati dal Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini. E verrà a trovarci il grandissimo PIF, che ha già visitato la scorsa settimana l’acceleratore di Bologna.
Si parlerà di crowdfunding nelle sue varie forme con Arianna Ciccone (IJF) e Claudio Bedino (Starteed) di open data e digitalizzazione della pubblica amministrazione con Sofia Maroudia (ActionAid Italia), Stefano Quintarelli (Camera dei Deputati) e Alessio Biancalana (C4i).
Si parlerà di policy e scenari dell’innovazione in un panel moderato da Riccardo Luna con Stefano Firpo (MISE), Alessandro Fusacchia (MIUR), Paolo Coppola (Camera dei Deputati), Antonio Palmieri (Camera dei Deputati) e Irene Tinagli (Camera dei Deputati).
Avremo alcune delle nostre startup che presenteranno il loro pitch e il punto a cui sono arrivati e ad ascoltarli abbiamo invitato diversi investitori: Mauro Del Rio (Buongiorno), Andrea Di Camillo (P101), Alessandro Sordi (Nana Bianca), Luigi Capello (LVenture) e Domenico Arcuri (Invitalia).
Partecipate alla discussione usando gli hashtag #wcap e#makeinitaly.
Inizia una fase nuova di Working Capital che in questi anni si è continuamente rinnovato, trasformandosi da programma di corporate social responsability a strumento di open innovation e corporate venture. Continua invece incessante la ricerca dei nuovi imprenditori in Italia per dargli una mano a partire e farlo qui a casa loro in Italia. Make in Italy.
FONTE: www.dgil.uz