Nel quadro della più ampia strategia dell’UE per combattere la frode e la corruzione il Parlamento europeo ha approvato nuove norme per aiutare le autorità nazionali a confiscare i proventi derivati da reati. Per reati come il traffico di droga, traffico di esseri umani, contraffazione, traffico e contrabbando di armi meno dell’1% dei proventi sono oggi confiscati. Il disegno di legge impone agli Stati membri di procedere alla confisca dei proventi di reato a seguito di una condanna penale definitiva, con la possibilità per le autorità di confiscare i proventi anche se l’indagato o l’imputato è malato o in fuga, ad esempio tramite procedimenti in contumacia. Le nuove norme consentiranno agli Stati membri di procedere alla confisca dei beni ottenuti mediante attività criminali quali corruzione attiva o passiva nel settore privato, corruzione attiva o passiva in cui sono coinvolti funzionari delle istituzioni UE o gli Stati membri, la partecipazione a un’organizzazione criminale, la pornografia infantile o la criminalità informatica. Gli Stati membri dovrebbero adottare misure che consentano l’utilizzo dei beni confiscati per interesse pubblico e ne incoraggino il riutilizzo sociale. L’accordo dovrebbe essere formalmente approvato dal Consiglio nelle prossime settimane. Gli Stati membri avranno 30 mesi di tempo per trasformare la direttiva in legislazione nazionale. L’Irlanda parteciperà all’accordo, al contrario di Regno Unito e Danimarca.
FONTE: Aiccre (Associazione italiana del Comuni e delle Regioni d’Europa)