Via libera dall’Assemblea legislativa regionale al progetto di Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere: il testo, a cui erano abbinati tre documenti analoghi di iniziativa popolare, ha ricevuto il parere favorevole di tutti i gruppi consiliari, tranne Forza Italia che ha votato contro. 

L’approvazione della legge, che prevede tra l’altro l’introduzione della doppia preferenza di genere fin dalle prossime regionali del 2015 (altri interventi riguardano ad esempio il potenziamento dei centri antiviolenza e la tutela del lavoro femminile) e la disincentivazione al ricorso alle “ragazze sculettanti” nelle pubblicità, come le definì la presidente dell’Assemblea Palma Costi, e’ stata salutato da un applauso delle consigliere. In precedenza, le donne Pd avevano portato il loro sostegno alla legge ‘invadendo’ l’aula in bianco e rosso. 

Si tratta della prima legge sulla parità di genere approvata da una Regione italiana. L’obiettivo più importante del provvedimento è “promuovere l’idea di una società che si attrezza per prevenire e contrastare a tutto campo la violenza contro le donne”: così, infatti, la presidente della commissione di Parità, Roberta Mori, presenta in aula l’articolato.

Per Mauro Malaguti (Fdi), vicepresidente della commissione Parità, “il merito di questa norma è porre l’attenzione su questioni concrete e reali, rispondendo alle richieste che arrivano dalla società che abbiamo ascoltato a lungo”. E davanti a chi accusa la norma di voler essere una “legge bandiera”, rivendica che “sono proprio le bandiere a guidare i popoli e a rappresentarli”.

Ma per Forza Italia e’ tutto fumo. “Siamo davanti ad una legge nemmeno bandiera, semmai manifesto, la cui unica finalita’ e’ un messaggio politico-elettorale”, accusa Andrea Leoni. Che elenca poi i “punti piu’ critici, quasi inaccettabili”, tra cui “la scelta di distribuire cariche nelle societa’ partecipate secondo il genere e non il merito, come invece necessario”. Il Pd, invece, esulta. La coordinatrice delle donne dem emiliano-romagnole, Lucia Bongarzone, parla di “giornata storica per la nostra regione”.

 

FONTE: DIRE (www.dire.it)

 

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