Un girotondo di voci, sguardi, colori e musica, un vortice di pensieri, parole, riflessioni, ricordi. Di piazza in piazza, l’inno alla legalità e l’invito alla memoria, nella giornata della commemorazione delle terribili stragi di Capaci e via D’Amelio, hanno attraversato il nostro paese: da Palermo a Milano, Gattatico, Firenze, Napoli, Rosarno e Corleone per lanciare con i familiari delle vittime della mafia e le associazioni più rappresentative un messaggio univoco contro ogni forma di illegalità.
“Palermo chiama Italia”, con questo titolo è stata ribattezzata la manifestazione dedicata al 23 maggio 1992, organizzata dalla fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” in collaborazione con la direzione generale per lo Studente del ministero dell’Istruzione, che da quest’anno coinvolge sei piazze italiane (tutte collegate con l’aula bunker nel corso della cerimonia istituzionale) nella prospettiva dichiarata dal presidente della fondazione, Maria Falcone, di “fare rete” per trasformare il 23 maggio nella giornata nazionale della legalità.
Incontri reali e virtuali (il Miur ha unito virtualmente le piazze attraverso il suo canale @MiurSocial raccontando le iniziative in corso con gli hashtag #23maggio e #PalermoChiamaItalia) tra cittadini e studenti dello “stivale”, unito nel forte impegno contro le ingiustizie, nel capoluogo siciliano ma non solo.
A Palermo, presso l’aula bunker del carcere Ucciardone, si è tenuta la cerimonia istituzionale a cui hanno partecipato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, il presidente dell’Associazione nazionale, Magistrati Rodolfo Maria Sabelli, e la professoressa Maria Falcone.
Sempre a Palermo, si sono svolte iniziative in piazza Politeama e nell’omonimo teatro, al teatro Massimo e, come ogni anno, sotto il simbolico “Albero Falcone” dove sono confluiti i due cortei partiti da via D’Amelio e dall’aula bunker nel primo pomeriggio. Si sono tenuti incontri e iniziative commemorative anche in provincia, a Partinico, a Caccamo e a Capaci.
L’Agenzia delle Entrate, che da anni svolge un ruolo chiave a fianco dell’istituzione scolastica nella promozione della cultura della legalità fiscale con il progetto “Fisco & Scuola”, ha partecipato all’evento nelle piazze della legalità di piazza Politeama e di Corleone con propri stand informativi nei quali sono stati presentati ad alunni e docenti i kit multimediali “Insieme per la legalità fiscale”: fumetti, video e brochure realizzati per raccontare agli studenti la legalità.
Nel laboratorio creativo di etica e di fisco, allestito nello spazio della direzione regionale Entrate della Sicilia, i ragazzi a cui è stato proposto un breve e colorato questionario, hanno indicato nel rispetto reciproco, nella solidarietà e nell’ osservanza delle regole, le strade da intraprendere per giungere alla legalità.
I funzionari siciliani hanno inoltre promosso il nuovo progetto “A(S)SENSO ETICO… in arte Fisco & Scuola”, ideato per orientare verso una dimensione valoriale le nuove generazioni e per sviluppare adesione consapevole ai temi della legalità. Dedicato agli istituti artistici dei nove capoluoghi di provincia dell’isola, l’iniziativa offrirà agli studenti delle scuole interessate la possibilità di esprimere il proprio senso etico mettendo in forma (sculture classiche e moderne), in scena (montaggio, teatralità, flashmob), in posa (fotografie), in mostra (pittura, disegno) nove “parole etiche”: professionalità, legalità, solidarietà, rispetto, fiducia, trasparenza, integrità, indipendenza e bellezza.
Il 20 maggio scorso, in prossimità della manifestazione “Palermo chiama Italia”, l’Agenzia delle Entrate della Sicilia e l’ Ufficio scolastico regionale, hanno rinnovato il protocollo d’intesa regionale “Fisco & Scuola” a conferma della costante collaborazione tra le due istituzioni a favore dell’ inserimento dei giovani nella vita sociale, nella convinzione che l’educazione alla legalità e alla contribuzione costituiscono due strumenti fondamentali per il raggiungimento del bene comune.