Si avvicina il momento dell’accensione dei riscaldamenti 2023: ecco quali saranno le modalità e gli orari.
Con lo scoppio della guerra in Ucraina e la relativa carenza di gas fino all’anno scorso si prevedeva una diminuzione delle ore e del periodo complessivo di attività dei termosifoni, col Decreto ministeriale del 6 ottobre 2022, n.383. In questo modo, è stato possibile calmierare e contenere i costi del gas.
Dopo le regole eccezionali stabilite fino al 2022-2023 dato che non ci sono state finora proroghe e non sono stati emanati nuovi Decreti di modifica del periodo, degli orari e delle temperature consentite, il calendario di accensione è ristabilito in base alle regole ordinarie del DPR 74/2013 e dal DPR n. 412/1993.
Ma quando saranno accesi e con quali modalità? Vediamolo insieme.
Orari e modalità accensione riscaldamenti 2023: ecco nel dettaglio
Per chi abita in un condominio o ha un sistema di riscaldamento centralizzato, le tempistiche per l’accensione dipendono dalle normative in vigore e dalle decisioni prese durante l’assemblea condominiale.
I Comuni sono suddivisi in zone, a seconda del calcolo dei gradi giorno, ovvero la somma, estesa a tutti i giorni dell’anno, della differenza (solo quella positiva) tra la temperatura dell’ambiente interno e la temperatura media esterna giornaliera.
Ecco quali saranno gli orari e le modalità per il periodo 2023/2024, a seconda della zona.
Zona F
In questa zona rientrano i Comuni più freddi, incluse le province di Cuneo, Belluno e Trento. Qui, possono essere accesi gli impianti di riscaldamento centralizzati senza alcuna limitazione.
Zona E
In quest’area rientrano tutti i Comuni che non sono freddi come quelli della Zona F, ma che presentano comunque temperature molto basse.
Per questo, la legge prevede che si possano tenere i riscaldamenti centralizzati accesi dal 22 ottobre al 7 aprile, per una durata giornaliera massima di 13 ore.
In quest’area rientrano diversi comuni di Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e tutte le città con Gradi Giorno compresi tra 2101 e 3000.
Nella Zona E rientrano città come Milano, Torino, Bologna, Alessandria, Aosta, Bergamo, Brescia, Como, Bolzano, Modena, Parma, Padova, Reggio-Emilia, Rimini, Trieste, Gorizia, Piacenza, Ravenna, Venezia, Udine, Verona, Perugia, Rieti, Frosinone, Campobasso, L’Aquila e Potenza.
Zona D
In questa zona sono incluse province con Gradi Giorno tra 1401 e 2100. Qui è prevista la possibilità di tenere accesi i riscaldamenti dall’8 novembre al 7 aprile di ogni anno, per una durata giornaliera massima di 11 ore.
In questa fascia climatica rientrano le province di Roma, Ancona, Genova, Firenze, Pescara, La Spezia, Livorno, Grosseto, Lucca, Macerata, Pisa, Pesaro, Viterbo, Avellino, Siena, Chieti, Foggia, Matera, Teramo e Vibo Valentia.
Zona C
La Zona C è tra le più miti con Gradi Giorno tra 901 e 1400. I riscaldamenti potranno essere accesi dal 22 novembre e il 23 marzo, con una durata massimo di 9 ore al giorno.
Alcune province comprese in questa zona sono Napoli, Latina, Caserta, Salerno, Bari, Brindisi, Salerno, Bari, Benevento, Catanzaro, Cagliari, Lecce, Ragusa, Cosenza e Taranto.
Zona B
Nella zona B sono inclusi i comuni con temperature piuttosto alte, con Gradi Giorno tra 600 e 900. I riscaldamenti potranno essere accesi dall’8 dicembre al 23 marzo, per un totale di sette ore al giorno.
In questa zona rientrano le province di Palermo, Siracusa, Trapani, Reggio Calabria, Agrigento, Messina e Catania.
Zona A
Infine, nella zona coi comuni più “caldi”, dove i Gradi Giorno sono inferiori a 600, la durata di accensione è più ridotta.
Come previsto dalla legge, si potranno accendere i riscaldamenti dall’8 dicembre al 7 marzo, per sole cinque ore al giorno.
In questa zona rientrano solo tre Comuni: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Potete gentilmente indicare quale decreto stabilisce queste date e orari per la stagione termica 2023/2024? Grazie
Buon pomeriggio, abbiamo provveduto a esplicitare meglio all’inizio dell’articolo il decreto di interesse
Cordiali saluti
Redazione lentepubblica.it
Buongiorno cortesemente Vi invito a verificare perché il decreto 383 indica chiaramente ” stagione invernale 2022/2023 ” quindi non più applicabile per la stagione 2023/2024.
Cordialmente
Avete esplicitato male. Leggere comma 1 dell’art. 1 del decreto n. 383:. … stagione 2022-2023.
Abbiamo corretto, in pratica a partire da quest’anno (in base alla situazione attuale) si torna alle regole ordinarie, dopo quelle straordinarie imposte lo scorso anno in considerazione degli obiettivi di risparmio energetico dovuto alla crisi internazionale del gas. Il calendario di accensione è ristabilito in base alle regole ordinarie del DPR 74/2013 e dal DPR n. 412/1993. Questo sempre che, nel frattempo, non ci siano da parte del Governo proroghe e non sono stati emanati nuovi Decreti di modifica del periodo. Vi terremo aggiornati nelle prossime settimane.
Avete corretto l’inizio dell’articolo, ma le date di tutte le zone sono rimaste quelle, errate, del decreto 383.