Aumento delle posizioni aperte presso le PMI dello Stivale, e sgravi fiscali che il Governo metterà a disposizione delle imprese che assumeranno gli under-35 nel prossimo futuro: prospettive interessanti per i lavoratori italiani?
Fra aumento dell’occupazione e delle posizioni aperte presso le piccole e medie aziende dello Stivale, e gli sgravi fiscali che il Governo metterà a disposizione delle imprese che assumeranno gli under-35 nel prossimo futuro, c’è da dire che le prospettive per i lavoratori italiani – e per coloro che attualmente ne stanno cercando uno – saranno molto più interessanti rispetto al passato. Certo, da qui a dire che la situazione cambierà nettamente ci vorrà del tempo, ma i passi sembrano essere quelli giusti, in direzione di un aumento del tasso di occupazione che sarebbe vitale in questo momento storico del Paese.
Occupazione in aumento presso le PMI italiane
Sale l’occupazione presso le PMI, e nello specifico sale il numero di porte che le piccole e medie aziende italiane aprono ogni giorno per le nuove assunzioni. Stando ai dati forniti dall’Osservatorio Lavoro della CNA, infatti, l’occupazione presso le PMI è aumentata del +3,8% su base annua, segnando un significativo record a maggio 2017 e puntando decisa nel settore dell’artigianato, dove le assunzioni effettuate dalle piccole e medie imprese sono aumentate addirittura del +9.6%. Questo deciso aumento, però, va ben oltre i dati, che di per loro sono già abbastanza chiari: per comprendere come questo aumento nel mondo del lavoro presso le PMI sia concreto ed effettivo, basta poi visitare portali di annunci di lavoro come it.jobrapido e valutare le tantissime offerte in questo settore così attivo.
Favorire gli under-35: il progetto degli sgravi fiscali
Il Governo, insieme a Confindustria, sta pensando di lanciare un progetto di sgravi fiscali che ridurrebbe il costo del lavoro per le aziende, in modo tale da favorire l’occupazione nella fascia degli under-35. Le suddette agevolazioni contributive, che verranno valutate durante il prossimo Def e che dovrebbero entrare in attività dalla prossima Legge di Bilancio, consentirebbero di sollevare le aziende ed i giovani assunti dai contributi ma solo nel caso dell’assunzione previa firma del loro primo contratto a tempo indeterminato, entro e non oltre contratti di 3 anni. Non si tratta del primo tentativo di iniettare un ricostituente sul tessuto lavorativo italiano, anche alla luce di altre iniziative come ad esempio l’alternanza scuola lavoro.
Cambia il mercato del lavoro: le novità
Tornando al discorso aperto in precedenza, relativo all’aumento delle assunzioni presso le PMI italiane, va anche detto che il report fornito dall’Osservatorio Lavoro CNA ha evidenziato un altro dettaglio importante: sono in crisi, e dunque il discesa libera, i contratti a tempo indeterminato (proprio qui dovrebbe intervenire il progetto degli sgravi fiscali under-35), mentre sono in forte aumento i contratti a tempo determinato. Nello specifico, i primi hanno registrato un calo del -12,5%, mentre i secondi hanno visto un aumento pari al +9.9%, affiancati anche dall’aumento degli apprendistati.