Dopo l’obbligo del Green Pass per il personale scolastico, il governo ipotizza di allargare anche ad altre categorie. Ecco ciò che sappiamo sull’obbligo di Green Pass nella PA.
L’obbligo di Green Pass nella PA è una delle questioni più discusse delle ultime ore.
Dopo l’obbligo di Green Pass per i docenti e il personale ATA, si pensa di allargare l’obbligo anche ad altre categorie, tra cui il personale della Pubblica Amministrazione.
Vediamo allora le ultime notizie sull’obbligo di Green Pass nella PA.
Obbligo di Green Pass nella PA: le proposte del governo
Uno degli obiettivi per il prossimo autunno, data anche l’estesa campagna di vaccinazione che c’è stata in quest’estate, è quello di tornare in presenza negli uffici. E questo potrà avvenire solamente con l’estensione dell’obbligo di Green Pass anche nella Pubblica Amministrazione:
“perché il Paese ritorna alla normalità quando la fetta di smart-working si riduce”.
Così si è pronunciato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intenzionato ad estendere l’obbligo di Green Pass anche ad altre categorie lavorative, oltre al personale scolastico.
La campagna di vaccinazione ha indubbiamente registrato un arresto nel mese di agosto, anche a causa delle vacanze estive. Per questo, settembre sarà un mese deciso per dare un ulteriore impulso alle vaccinazioni, in attesa dell’autunno, col pericolo di una nuova ondata.
Purtroppo, la percentuale di no-vax, specialmente nelle fasce d’età più alte, è ancora troppo estesa. Se non si potrà risolvere il problema, il governo sta ipotizzando di introdurre l’obbligo di vaccino, così come è successo coi medici e gli infermieri.
L’obbligo di vaccino nella PA viene proposto soprattutto per garantire il corretto funzionamento degli uffici pubblici.
Sempre Andrea Costa ha affermato:
“Non è più accettabile che i cittadini che hanno bisogno di una carta d’identità in un Comune o aziende che hanno bisogno di una certificazione debbano sentirsi rispondere dalle pubbliche amministrazioni con appuntamenti a distanza di settimane o mesi”.
Sicuramente lo smart-working ha rappresentato un’utile risorsa quando eravamo nel pieno della pandemia, ma oggi, con la campagna vaccinale a pieno regime, è ora di tornare in presenza.
Obbligo di Green Pass nella PA: l’ipotesi delle altre categorie
Il governo, però, sta ipotizzando di allargare l’obbligatorietà di Green Pass anche ad altre categorie.
Costa ha ribadito che è necessaria l’obbligatorietà della certificazione verde
“per tutte quelle attività dove c’è da garantire la continuità di un servizio, per esempio gli operatori del Trasporto pubblico locale, i dipendenti dei supermarket e dei servizi essenziali ovvero quelli sono stati operativi durante il lockdown”.
Perciò, l’obbligatorietà di Green Pass per il personale scolastico sembra essere stato solo il primo passo, per poi estenderla anche ad altre categorie. La scuola era sicuramente uno dei nodi principali, per permettere il ritorno della didattica in presenza, ma presto potrebbero essere coinvolte anche altre categorie lavorative.
Come si ottiene il Green Pass o l’esenzione
Ricordiamo che il Green Pass può essere ottenuto in vari modi:
- Dopo aver completato il ciclo vaccinale;
- Dopo aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni;
- Se si è guariti dal virus nei sei mesi precedenti;
- Se si è risultati negativi a un tampone rapido o molecolare nelle 48 ore precedenti.
Per chi non si può vaccinare, invece, è possibile ottenere l’esenzione.
L’esenzione è un certificato che dimostra l’impossibilità di sottoporsi al vaccino a causa di motivi di salute e potrà essere rilasciata solo fino al 30 settembre.
La certificazione può essere rilasciata solamente dai medici dei Servizi Vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali o dai Medici di Medicina Generale o Pediatri di libera scelta del paziente, che operano nella campagna vaccinale.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it