Cambiano le regole per l’ingresso in Italia, da tutti i Paesi, anche quelli dell’Unione Europea, con nuovi obblighi. Vediamo quali sono.
Nuove regole ingresso Italia: l’Italia ha deciso di blindare i suoi confini per le feste natalizie. A causa del rialzo dei contagi e il diffondersi della variante Omicron, il Governo ha deciso di rafforzare i controlli in entrata e le misure restrittive nel Paese.
Innanzitutto, è stato prorogato fino al 31 marzo lo stato di emergenza, ma anche il Super Green Pass, la cui scadenza era fissata inizialmente per il 15 gennaio.
Ma vediamo quali sono le nuove regole per l’ingresso in Italia.
Nuove regole ingresso Italia: quali sono
Con la nuova ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, condivisa dal Ministro degli Esteri Luigi di Maio, si è deciso di prolungare lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 e di introdurre nuove regole per l’accesso al nostro Paese.
Le nuove norme saranno valide dal 16 dicembre 2021 fino al 31 gennaio 2022: si tratta di una decisione forte, presa dal Governo italiano, che non si discosta di molto dalle regole per gli arrivi dai Paesi extra-europei.
La decisione ha contrariato diversi membri della Commissione UE, tra cui la vicepresidente Vera Jourová, che ha intimato all’Italia di “dover spiegare”. Ma ha anche detto:
“immagino verrà discussa al Consiglio europeo perché queste decisioni individuali degli Stati membri riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa”.
Il ministro Speranza si è dimostrato piuttosto preoccupato dal rialzo dei contagi di Covid-19 e ha ritenuto “necessario e urgente” l’introduzione di nuove misure restrittive.
Ecco quali sono le nuove regole per l’accesso in Italia.
Paesi UE
Tutti i visitatori non vaccinati che provengono da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, dovranno rimanere 5 giorni in isolamento fiduciario, oltre a doversi sottoporre ad un test antigienico nelle 24 ore precedenti all’ingresso o un test molecolare, nelle 48 ore precedenti.
Per i vaccinati, invece, ci sarà bisogno del tampone, prima di entrare in Italia. La stessa regola varrà per gli italiani che vanno all’estero, al momento di tornare in patria.
Paesi extra UE
Chi arriva da altri Stati, non compresi nell’Unione Europea, italiani compresi, se non vaccinati, dovrà sottoporsi ad una quarantena di 10 giorni.
I vaccinati dovranno effettuare un test molecolare nelle 72 ore prima dell’ingresso o un test antigienico nelle 24 ore precedenti.
Per chi arriva dalla Gran Bretagna o dall’Irlanda del Nord, bisognerà fare un test molecolare nelle 48 ore precedenti all’ingresso in Italia.
Ingressi dall’Africa
È prorogato il divieto di ingresso, fino al 31 gennaio 2022, per chi arriva da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia ed eSwatini.
I cittadini italiani che hanno la residenza anagrafica in Italia (precedente al 26 novembre) possono entrare nel nostro Paese, insieme al coniuge o alla parte di unione civile e i figli minori, ma dovranno sottostare ad una quarantena di 10 giorni e ottenere un tampone molecolare negativo, nelle 72 ore precedenti all’ingresso.
Corridoi Covid free
È importante ricordare che sono ancora attivi i corridoi Covid-free, per andare all’estero, a scopo turistico, in sicurezza.
I corridoi Covid free sono attivi per Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana ed Egitto (nelle zone di Sharm El Sheikh e Marsa Alam).
Per avere un quadro completo della situazione, con tutte le informazioni sui Paesi di destinazione, consultate questo link.
Nuove regole ingresso Italia: le reazioni del settore del turismo
“L’ulteriore giro di vite su tamponi e quarantena appena deciso dal ministro Speranza in relazione ai viaggi in Europa e la conferma delle chiusure sulle mete extra Ue rappresentano un’ulteriore mazzata per il settore del Turismo organizzato che va indennizzato subito e in maniera congrua”.
Così si è espresso Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, che si scaglia contro le nuove misure.
Gattinoni continua:
“La notizia per cui gli Usa sconsigliano di viaggiare anche nel nostro Paese è infatti un ulteriore campanello d’allarme che dovrebbe farci capire quanto pesa una comunicazione eccessivamente allarmistica e spingere la politica ad agire immediatamente. Il Turismo organizzato è al collasso e non c’è più tempo da perdere”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Non è esatto quanto dice l’articolo per chi entra dal Regno Unito. In alternativa al test molecolare di 48 ore si può avere anche un test antigenico non più vecchio di 24 ore. Così dice il Ministero degli Affari Esteri nel sito Viaggiare sicuri.
Dovreste fare più attenzione alle informazioni che date.
il settore del Turismo organizzato va indennizzato, e gli altri?
Anche se indennizzato, sempre distrutto è. Gli altri settori comincino a darsi una mossa, insieme col turismo