Dopo l’ennesima strage, il tema dei morti sul lavoro torna ad essere centrale: ecco quali sono i numeri dell’Italia e del resto d’Europa.
Ieri, 6 maggio 2024, è avvenuta l’ennesima strage sul lavoro: a Casteldaccia, in provincia di Palermo, sono morti cinque operai, a causa delle esalazioni di idrogeno solfarato, con una concentrazione di 10 volte superiore al limite, durante alcuni lavori alla rete fognaria.
Secondo i dati, nel 2023 sono stati 1043 i morti sul lavoro in Italia: un numero tragicamente alto.
Ma quali sono i numeri dei morti sul lavoro in Italia e negli altri Paesi europei? Vediamolo insieme.
Numeri morti sul lavoro: la situazione in Italia e nel resto d’Europa
Basandoci sui dati in possesso e secondo l’analisi di Eurostat, a livello europeo, è la Francia il Paese dove ci sono più morti sul lavoro. L’Italia si attesta al 12° posto.
Secondo i dati Inail e Istat, il fenomeno delle morti sul lavoro colpisce prevalentemente il Sud, rispetto al Centro e al Nord.
Tuttavia, però, dobbiamo considerare che al Nord si trovano i settori produttivi più a rischio di incidenti. Per questo motivo, la situazione al Sud appare ancora più grave.
I settori più a rischio d’incidenti sono i seguenti:
- Costruzioni (dove avviene il 19% delle morti sul lavoro);
- Trasporto e magazzinaggio (14%);
- Manifattura (13%);
- Commercio (8%).
Rispetto agli anni Cinquanta e Sessanta, la situazione è notevolmente migliorata, perché all’epoca si registravano circa dieci vittime al giorno. Ma parliamo di numeri ancora troppo alti, con un trend che fa fatica a scendere.
Nel primo trimestre del 2024, sono state 191 le vittime sul lavoro: un numero che si tiene in linea con gli scorsi anni, nonostante i dati del 2020 e del 2021 siano influenzati dall’avvento della pandemia.
Sempre secondo i dati Inail, il 22% dei decessi interessa i lavori stranieri: un numero piuttosto alto e rilevante, se consideriamo che i lavoratori stranieri rappresentano “solo” il 10% della forza lavoro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it