Anche il Senato ha approvato il decreto Salva Casa 2024: ecco tutte le novità che saranno introdotte per gli immobili.


Il decreto Salva Casa ha ottenuto l’ok anche dal Senato, con 106 voti a favore, 68 voti contrari e 1 astenuto.

Era già arrivata, alcuni giorni fa, l’approvazione della Camera ed è stato convertito in legge, con un iter lampo, poiché il 28 luglio sarebbe stata l’ultima data possibile per il via libera.

Ovviamente, in sede d’esame, il testo ha subito alcune modifiche, rispetto alla prima versione varata dal Consiglio dei Ministri.

Vediamo allora quali sono le principali novità.

Decreto Salva Casa 2024: arriva l’approvazione del Senato

Il provvedimento è stato voluto dal Ministro Salvini e l’obiettivo è quello di mettere in regola le piccole difformità e gli abusi all’interno delle proprie abitazioni.
Ecco quali sono le novità principali.

Nuovi standard abitativi

Col decreto, cambiano le regole che rendono un appartamento “abitabile”, per un singolo o una coppia.
Per i monolocali, abitati da un solo inquilino, la metratura si abbassa da 28 a 20 metri quadri.

Per le coppie, invece, il limite minimo scende da 38 a 28 metri quadri.

Modifiche anche all’altezza dei soffitti: il minimo di altezza scende da 2,70 a 2,40 metri.

Edilizia libera

È prevista anche la cosiddetta “edilizia libera”, in modo da semplificare l’iter burocratico per alcuni lavori da effettuare nelle abitazioni.
Con le novità introdotte, si prevede che potranno essere installate delle pompe di calore fino a 12kw e potranno essere eliminate le barriere architettoniche, senza chiedere il permesso.

Stessa regola per l’installazione delle vetrate panoramiche amovibili e trasparenti (Vepa) e delle tende a pergola e biodinamiche.

Maggiori tolleranze costruttive

Il provvedimento prevede che, qualora gli interventi sugli immobili non rispettino le misure autorizzate dal progetto (come le caratteristiche di altezza, distacchi e cubatura della superficie coperta), questi non rappresenteranno una violazione edilizia.

Le soglie di tolleranza saranno le seguenti:

  • 6% per le abitazioni che non superano i 60 metri quadrati;
  • 5% per le abitazioni che sono comprese tra i 60 e i 100 metri quadrati;
  • 4% per le abitazioni che sono comprese tra i 100 e i 300 metri quadrati;
  • 3% per le abitazioni che sono comprese tra i 300 e i 500 metri quadrati;
  • 2% per le abitazioni con superfici superiori ai 500 metri quadrati.

Difformità edilizie nei condomini

Per quanto riguarda i condomini, le eventuali difformità edilizie sulle parti comuni non incideranno più su proprietà esclusive (e viceversa).
Se uno dei due spazi presentasse delle irregolarità, i proprietari degli immobili avranno comunque la possibilità di modificare o riqualificare gli spazi che, al contrario, sono in regola.

Eliminazione della “doppia conforme”

Col decreto, si elimina la “doppia conforme” per gli abusi minori.

Per poter sanare gli abusi più piccoli, infatti, sarà necessario solamente che l’intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda e non con le regole che vigevano al momento della realizzazione dell’abuso.