Il Decreto Lavoro si arricchisce di diverse novità, dopo l’esame in Senato: ecco come cambia il mondo del lavoro.
Novità Decreto Lavoro Senato: il primo maggio scorso, era stato varato il nuovo Decreto Lavoro del Governo Meloni, con diverse misure importanti, per l’inclusione sociale, a sostegno dei lavoratori per ridurre la pressione fiscale e alcune novità in merito ai contratti a termine.
Ieri, 22 giugno 2023, dopo l’esame a Palazzo Madama, il decreto si è arricchito di ulteriori novità.
Vediamo quali sono.
Decreto Lavoro: quali sono le novità introdotte dal Senato
Il Decreto Lavoro, varato lo scorso primo maggio, si arricchisce di altre misure, dopo il primo esame in Senato.
Ecco quali sono.
Fringe benefit
Il decreto innalza la soglia esentasse per i “compensi in natura” concessi dal datore di lavoro (buoni pasto, bonus bollette, buoni benzina, etc.).
Si passerà dagli attuali 258 euro a 3mila euro, ma solo per i dipendenti con figli a carico.
In sede di conversione, sono state trovate le coperture anche per gli oneri contributivi.
Contratti a termine
Entro i primi 12 mesi, i contratti a termine potranno essere, non solo prorogati, ma anche rinnovati liberamente (ovvero senza le causali previste).
Dopo i 12 mesi, potranno essere rinnovati solo con le causali.
Assegno d’inclusione
Possiamo dire addio al Reddito di Cittadinanza, perché a gennaio 2024 arriva l’Assegno d’Inclusione, di cui potranno beneficiare i nuclei famigliari con disabili, minori, over 60 e, dopo le modifiche, anche con componenti svantaggiati, inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pa.
L’importo sarà di 6000 euro l’anno (500 euro al mese), più un contributo affitto di 3360 euro l’anno (280 euro al mese). La misura sarà erogata per 18 mesi, poi, dopo un mese di stop, potrà essere rinnovata per periodi ulteriori di 12 mesi.
Offerta congrua
Ci sono diverse novità anche riguardo il concetto di offerta congrua.
Il componente del nucleo familiare, beneficiario dell’Assegno d’Inclusione, è tenuto ad accettare, in tutta Italia, un rapporto a tempo indeterminato o a termine di durata oltre i 12 mesi o un lavoro a tempo pieno o a tempo parziale non inferiore al 60% dell’orario a tempo pieno.
Se il contratto è a tempo determinato, anche in somministrazione, il luogo di lavoro non deve distare più di 80km dal domicilio del soggetto o deve essere raggiungibile entro le 2 ore coi mezzi di trasporto pubblico.
La questione cambia se si è genitori di figli under 14: il lavoratore è tenuto ad accettare un’offerta a tempo indeterminato, solo se è entro gli 80 km o raggiungibile in due ore coi mezzi pubblici.
Proroga smart working
Dopo aver fissato la scadenza al 30 giugno, per il lavoro agile, sia nel pubblico che nel privato, arriva la proroga fino al 31 dicembre, sia per i lavoratori fragili che genitori con under 14 nel privato.
Per il pubblico, invece, la proroga è fissata fino al 30 settembre solo per i lavoratori fragili.
Supporto per la formazione
Dal 1° settembre 2023, debutta il Supporto per la formazione e il lavoro, una misura di attivazione al lavoro, che prevede la partecipazione a progetti formativi e di accompagnamento al lavoro.
La misura sarà accessibile ai cittadini con età compresa tra i 18 e i 59 anni, in condizioni di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore ai 6000 euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno d’Inclusione.
Bonus estate lavoratori del turismo
Dal primo giugno al 21 settembre 2023, sarà erogata una somma a titolo di trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e straordinario.
I beneficiari saranno i lavoratori del comparto turismo, compresi gli stabilimenti termali.
Libretto famiglia
L’acquisto del libretto famiglia, ovvero il servizio dell’Inps per pagare le prestazioni di lavoro occasionale (come lavori domestici, baby-sitter o ripetizioni) potrà essere acquistato anche in tabaccheria, oltre che sulla piattaforma informatica dell’Inps e negli uffici postali.
Donne vittime di violenza
Le donne vittime di violenza potranno costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito, anche ai fini Isee, per l’accesso all’assegno d’inclusione.
Infortuni sul lavoro
È stato incrementato di cinque milioni di euro, per il 2023, il fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it