Il rapporto: 351 atti intimidatori contro gli amministratori pubblici nell’ultimo anno. Più 66 per cento dal 2010. Il primato è della Puglia, seguita da Sicilia e Calabria. E molti finiscono sotto scorta. Al Sud è forte il condizionamento dei clan, ma incidono anche i gesti di persone disperate che sfogano la rabbia sui propri rappresentanti.
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