ncc-decreto-legge-codaconsNCC, contro il Decreto Legge anche il Codacons. Supportata la protesta degli ncc contro le nuove misure sul settore degli autoservizi pubblici non di linea.


Dopo le proteste social contro Toninelli e la denuncia di Conftrasporto contro il nuovo Decreto NCC, anche il Codacons prende parte contro le nuove misure.

 

Il Codacons, sostenendo le proteste degli ncc, chiede che in sede di conversione del decreto siano apportate modifiche volte ad eliminare ogni limitazione alle modalità di prenotazione del servizio di ncc; abrogare le norme che determinano restrizioni territoriali all’operatività delle imprese ncc e cancellare l’obbligo di rientro in rimessa dopo ogni singolo servizio erogato. Elementi questi che vanno nella unica direzione di avvantaggiare la lobby dei tassisti e danneggiare la categoria dei consumatori.

 

“In questo caso consumatori e conducenti NCC sono dalla stessa parte della barricata, perché le norme contenute nel decreto configurano un evidente danno sia per gli operatori, sia per gli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi in una nota. – Le limitazioni previste dal decreto finiscono infatti per avere un impatto negativo sulla collettività. Ciò attraverso una diminuzione del servizio reso e un incremento delle tariffe legato alla minore concorrenza sul mercato”.

 

Secondo Conftrasporto invece il testo del decreto approvato dal Governo determinerà ancor più confusione e avvierà una fase incerta che scaricherà le conseguenze sugli operatori “minori”. Il tutto sotto lo sguardo, incapace di vedere, di pseudo leaderini che puntano solo a essere presenti nelle riunioni ministeriali al fine di poter soddisfare il proprio ego e poter dire “io c’ero e ho parlato” e che stanno portando alla disfatta decine di migliaia di imprese e 80mila lavoratori.