Il Natale di Roma a rischio annullamento: il Comune non finanzia manifestazione. Quest’anno l’amministrazione di Roma Capitale ha deciso di non dare più il sostegno al Gruppo storico per il consueto corteo in costume.
Dopo quasi venti anni la manifestazione del Natale di Roma “è a rischio annullamento”. È quanto scrive sulla pagina Facebook il Gruppo Storico Romano, denunciando il mancato “sostegno delle istituzioni pubbliche”.
Il Gruppo Storico Romano è un’associazione culturale senza scopo di lucro nata nel 1994 dalla passione per l’antica Roma: un gruppo di amici decise di dar inizio a questa avventura e come giorno della sua istituzione scelse una data simbolica: il 21 aprile, giorno della fondazione della Città eterna. Ora questa manifestazione rischia un brusco stop.
La lettera
In una lettera aperta rivolta ai romani, il Gruppo ha spiegato di aver “atteso non poco prima di scrivere questa lettera a voi tutti. Abbiamo provato ad aspettare chiarimenti, ripensamenti o passi indietro da parte dell’amministrazione pubblica, nella speranza di non dovervi dare questa notizia“. Ma, continua la lettera, “ad oggi, ci vediamo costretti, per onestà, a farvi partecipi di un nostro totale sconforto: il Natale di Roma 2019 è a rischio annullamento”. Motivi che, spiegano, non sono di natura economica: “Questo sostegno, seppur minimo (mai di natura economica ma comunque utile e fondamentale), rendeva fattibile la manifestazione alla quale voi tutti non avete mai fatto mancare la vostra passione e il vostro entusiasmo, fattori altrettanto fondamentali per la realizzazione della festa della ‘nascita della Città eterna’”.
Ebbene, scrivono ancora rivolti ai romani, “quest’anno, come sempre il vostro sostegno non è mancato, anzi, siete sempre più numerosi. Ma, quest’anno, l’amministrazione di Roma Capitale ha deciso di non dare più quel sostegno sul quale contavamo ogni anno. Di che sostegno stiamo parlando? I costi di noleggio delle transenne per delimitare l’area esibizioni e del noleggio dei servizi sanitari mobili”. L’amministrazione del Comune di Roma, “che ogni anno sosteneva soltanto con questo piccolo gesto (seppur utile) l’evento che forse è il più simbolico e sentito per tutti i cittadini romani, ha deciso che, per quest’anno, le spese suddette saranno a carico della nostra associazione”.
Per il Gruppo Storico “inutile specificare che per noi, associazione culturale che non di alcuna sovvenzione pubblica o privata, sono spese insostenibili, fuori dalla portata di qualsiasi realtà come la nostra”. Impossibile, spiegano, affrontare spese “con una qualche attività commerciale, tipo vendere gadget, oppure con una forma di sponsorizzazione”, questo perché “l’amministrazione comunale ci vieta anche questo tipo ti operazioni durante l’evento”.
Per cui, si chiedono: “Immaginate un 21 aprile 2019 dove in città nessuno racconta della nostra Storia, dove nessuno ricorda quanto dovremmo essere orgogliosi di appartenere ad una città così ricca di cultura, e questo proprio in un periodo in cui i romani e gli italiani sono così disamorati della loro Capitale. Noi siamo Romani! Non possiamo non difendere Roma!”.
La situazione
Per quanto riguarda le motivazioni ufficiali ricevute, quanto riferisce il Gruppo, “non si possono sostenere eventi che si accavallino con le ricorrenze religiose (quest’anno il Natale di Roma coinciderà con la Santa Pasqua)”. Una risposta che per gli organizzatori è un paradosso: “Invece di sostenere una manifestazione che può incentivare ancora di più turismo e commercio si sceglie di non sostenerla lasciando che venga annullata. Perché di fatto la decisione è questa”.
Per quanto riguarda le richieste, spiegano si tratta di “quello che, seppur assurdamente poco, ormai da 20 anni riuscivamo ad ottenere. Non certo sostengo economico, non certo sponsorizzazioni. Soltanto delle spese che per un’amministrazione comunale sono una normale routine: noleggio transenne e bagni chimici. Capirete che per un evento che prevede 300.000 presenze sono delle spese insostenibili per un’associazione (che ricordiamo è finanziata dal presidente Sergio Iacomoni, da solo!)”.
Da parte del Campidoglio, quindi, spiega la lettera, “la scelta di non sostenere la manifestazione” che lo scorso anno “ci ha visti accogliere con grande gioia il nostro sindaco Virginia Raggi che, nonostante abbia scelto di sostenere altri tipi di eventi per il Natale di Roma (ricorderete le foto di strade semi deserte per gli eventi “ufficialmente sostenuti” dal Comune e la folla immensa, invece, presente al Circo Massimo per il ‘nostro’ Natale di Roma), ha anche espresso entusiasmo per il nostro operato”.