Il narcisista ama sé stesso e pertanto consuma quest’amore per sé, avendo un indebolimento della capacità di giudicare la realtà, andando verso la paranoia delirante.

Narcisismo patologico: un disturbo pericoloso

Un disturbo della personalità che diventa molto pericolosa in persone che hanno incarichi importanti, come ad esempio nella magistratura. Avendo questo disturbo una fusione tra il se reale e il se ideale, perché il narcisista non ha la tendenza verso un ideale, ma è già lui la persona ideale, una persona speciale che non ha bisogno di migliorarsi.

Anche perché dal punto di vista morale, è una personalità idiosincrasica, cioè è lui stesso che detta le sue regole morali, con una morale fatta a misura del proprio io. Gli altri diventano strumenti della propria immagine e non ha nessun rimorso o sensi di colpa verso quest’uso degli altri.

Naturalmente, quando è in crisi la sua grandiosità, rischia di frantumarsi, con reazioni che possono essere pericolose e spropositate. Quindi ha costante bisogno di ammirazione, per cui diventa dipendente dal giudizio degli altri.

Questo probabilmente è la conseguenza di una storia di apprendimento, quando tutto l’amore e l’accettazione genitoriale è legata alla possibilità del bambino di essere unico e speciale, per cui il narcisista diventa prigioniero di questo schema mentale.

Un senso di inadeguatezza e vergogna

Perché alla base del narcisista c’è un senso di inadeguatezza e vergogna, un tentativo di compensare una vulnerabilità, alla vergogna e al senso di umiliazione. Uno psichiatra riuscirebbe facilmente ad individuare una persona che ha un disturbo della personalità come un narcisista, perché ha delle caratteristiche fondamentali, che possono essere più o meno evidenti ma costanti, ossia ha un senso grandioso e di importanza di se esagerando risultati, si aspetta di essere notato come superiore senza un’adeguata motivazione, è assorbito da fantasie di successo e potere, crede di essere speciale e unico, ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, con l’irragionevole aspettativa di avere un trattamento di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative, si approfitta degli altri per i propri scopi, è incapace di riconoscere veramente o identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri, è spesso invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino, ha comportamenti arroganti e presuntuosi.

Quindi, generalmente una personalità disturbata è facile da individuare ed inquadrare, anche se ci possono essere differenze da caso a caso, per i sintomi, per la gravità del quadro clinico, però questo disturbo della personalità ha sempre dei tratti comuni, da sempre riconosciuti, fin proprio dal mito di Narciso, condannato dagli Dei ad innamorarsi di sé stesso.

Il problema delle cariche istituzionali

Immaginiamo per un attimo, che una persona con un disturbo del genere diventi un procuratore di una procura calabrese, dove può sfruttare il brand della ‘ndrangheta, e con il suo potere, per poter fare carriera e vedersi in prima pagina dei giornali, utilizza qualsiasi mezzo, sprezzante della vita delle persone, perché non sono altro che un mezzo per la sua gloria, senza nessun senso di colpa se qualche innocente cade nella sua rete, perché non può avere nessun sentimento verso quella persona e nei familiari coinvolti, magari con figli piccoli o mogli con problemi oncologici.

Sono solo incidenti di percorso che non hanno importanza, rispetto alla conferenza stampa che lo attende, dove lui arriva in pompa magna esaltando la magnifica operazione.

Mi chiedo quanto sia pericoloso per la società, una persona che magari ha un disturbo della personalità messo in un posto di alta responsabilità che può decidere sulla vita delle persone.

Uno Stato che dovrebbe tutelare i diritti dei cittadini, rappresentato localmente da un suo braccio armato come una volta lo erano i gerarchi fascisti, diventa Stato mafioso, in quanto utilizza la stessa prepotenza dei mafiosi e forse anche peggio, non per recuperare un territorio, ma per soddisfare l’esigenza di qualche magistrato che avrebbe bisogno di cure psichiatriche più che rappresentare lo Stato.

A questo punto, perché non fare una bella visita psichiatrica a tutti i rappresentanti dello Stato messi in posti di responsabilità, che possono diventare devastanti se gli viene dato un potere che evidentemente non sono in grado di gestire?

 


Fonte: articolo di Roberto Recordare