modernizzazione e nuovi posti agenzia delle entrate 2024Nel 2024, si prospetta un vasto piano di modernizzazione e l’apertura di nuovi posti per l’Agenzia delle Entrate: ecco tutte le novità.


Alla fine del 2023, il Ministro dell’Economia ha inviato un atto per delineare la nuova strada dell’Agenzia delle Entrate.

Gli obiettivi sono quelli di valorizzare le risorse umane e assumere nuove figure, per poter rispettare quanto chiesto dal Pnrr, anche in tema di modernizzazione.

Ecco tutte le novità per il 2024.

Nuovi posti per l’Agenzia delle Entrate nel 2024: il reclutamento

L’Agenzia delle Entrate, guidata da Ernesto Maria Ruffini, ha già iniziato il suo piano per rispettare le indicazioni, che prevedono il reclutamento di nuove figure specializzate in tecnologie informatiche, per poter sfruttare appieno il patrimonio delle banche dati del Fisco.

Sono previste non meno di 4113 nuove unità entro la seconda metà del 2024, che dovranno essere in grado di cogliere le possibilità che oggi offrono gli strumenti di analisi avanzata dei dati.

Continuerà, quindi, l’assunzione di nuovo personale dopo il concorso per i 4500 funzionari e dirigenti con diversi bandi nell’anno 2023 e nel primo semestre 2024.

Agenzia delle Entrate 2024: i nuovi obiettivi con la modernizzazione dell’ente

Uno degli obiettivi principali è migliorare la qualità dei controlli, poiché anche la stessa delega fiscale poggia la riforma dell’accertamento sullo scambio di informazioni.

Con una maggiore qualità dei controlli, diminuisce il rischio di evasioni. Le analisi di rischio si stanno già perfezionando, di anno in anno, come dimostrato dalla riduzione del tax gap a 83,6 miliardi di euro nel 2021, contando un calo di circa 24 miliardi in cinque anni.

Le analisi avvengono tramite strumenti di data analysis più avanzati, sfruttando i big data e l’interoperabilità delle banche dati.
Proprio per questo è importante il processo di modernizzazione dell’Agenzia delle Entrate in programma.

La componente umana avrà un ruolo decisivo per mettere a sistema le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e la mole di dati a disposizione.

Come spiegato dall’atto del Ministero, oltre ai crediti d’imposta, si spingerà a rafforzare il contrasto alle frodi Iva:

“Proseguirà l’attività di individuazione tempestiva e contrasto dei fenomeni di frode realizzati da coloro che, abusando della qualifica di ‘esportatore abituale’, emettono dichiarazioni di intento ideologicamente false arrecando, oltre a risultati pregiudizievoli per l’Erario, rilevanti effetti distorsivi alle regole di concorrenza sul mercato”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it