A sostenerlo è una recente sentenza della Corte di Cassazione, la numero 32770/2024: il mobbing del datore di lavoro o del superiore d’ora in poi sarà punito come stalking.
I giudici della Suprema Corte hanno in buona sostanza equiparato i due reati. Questa decisione rappresenta una svolta epocale nella tutela delle vittime di persecuzioni, aprendo la strada a una più efficace repressione di comportamenti vessatori che si protraggono ben oltre l’ambiente lavorativo.
Il caso esaminato
La sentenza della Cassazione ha riguardato un docente universitario accusato di molestie sessuali nei confronti delle sue studentesse. Le indagini hanno rivelato un clima di intimidazione e ostilità all’interno del dipartimento, dove il professore avrebbe messo in atto una vera e propria campagna di denigrazione nei confronti degli studenti che non si conformavano alle sue richieste.
Che cosa si intende per stalking occupazionale?
Lo stalking occupazionale è una forma di persecuzione che nasce da un conflitto sul lavoro e si estende alla vita privata della vittima. Può manifestarsi in diversi modi: da minacce velate a sorveglianze insistenti, da diffusione di false voci a danneggiamento della reputazione. In alcuni casi, le molestie sessuali possono rappresentare il punto di partenza per una spirale di violenza psicologica che si protrae nel tempo.
Il mobbing sul lavoro d’ora in poi sarà considerato stalking
I giudici della Cassazione hanno confermato la condanna per stalking, sottolineando come il mobbing prolungato e sistematico possa avere conseguenze devastanti sulla vita delle vittime, compromettendone la salute psicologica e professionale. La Corte ha inoltre chiarito che per configurare il reato di stalking non è necessario provare un’intenzione specifica di perseguitare la vittima: basta che le condotte messe in atto siano oggettivamente idonee a creare un clima di paura e angoscia.
Questa sentenza rappresenta pertanto un importante passo avanti nella lotta contro le molestie sul posto di lavoro. Essa riconosce che il mobbing non è solo un problema aziendale, ma un reato che può avere gravi ripercussioni sulla vita delle persone. Le vittime di stalking occupazionale potranno ora contare su una tutela più efficace, grazie alla possibilità di denunciare i loro persecutori e ottenere un risarcimento per i danni subiti.
Magari ci fosse tutela! Chi ci crede!
Leggi la documentazione sul whistleblowing attentamente, è più rapida e tutelante di un ricorso alla giustizia del lavoro, cui puoi comunque rivolgerti. È obbligatoriamnente presente nel sito di ogni azienda
Succede più spesso di quanto immaginiate. Illazioni, diffamazione con superiori, sfruttamento delle competenze lavorative del sottoposto senza alcun riconoscimento (nè economico nè morale), favoreggiamenti… Sarebbe ora di svegliarsi, la PA non è un’isola felice e prima provvedete prima ne fermerete il declino. Buon lavoro