Durante il Consiglio dei Ministri, sono state emanate nuove misure sui migranti: ecco quali sono nel dettaglio.
Ieri, 18 settembre 2023, il Governo si è riunito in un Consiglio dei Ministri, per la questione dei migranti.
Negli ultimi mesi, infatti, sono aumentati gli sbarchi: si contano circa 1300 persone presenti nell’hotspot a Lampedusa.
Vediamo quali sono le misure approvate.
Consiglio dei Ministri: tutte le misure sui migranti
Durante il Consiglio dei Ministri, si è discusso sul nuovo pacchetto di misure per gestire l’emergenza migranti, dato il sovraffollamento dell’hotspot a Lampedusa.
La premier, però, ha già annunciato che al prossimo Consiglio europeo informale di ottobre, l’Italia chiederà agli Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa.
Il limite di trattenimento nei Centri di permanenza per i rimpatri, per chi entra illegalmente in Italia, sarà alzato al limite massimo consentito dalle attuali normative europee.
Ovvero, 6 mesi prorogabili per ulteriori 12, per un totale di 18 mesi.
In questo periodo di tempo, si potranno fare tutti gli accertamenti dovuti, ma anche procedere col rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale.
La premier Meloni ha annunciato che, già da ieri, è stato dato il mandato al Ministero della Difesa per realizzare, nel più breve tempo possibile, le strutture per trattenere gli immigrati illegali. I nuovi Cpr saranno realizzati in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili.
Entrambe le misure saranno inserite nel decreto legge per il Sud, già approvato il 7 settembre, ovvero quello che istituisce la Zes unica per il Mezzogiorno e stanzia i fondi per Lampedusa.
Consiglio dei Ministri: le parole della premier Meloni
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha anche detto:
“Desidero esprimere grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il Governo per far fronte all’emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste. È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni”.
“La presenza della presidente von der Leyen a Lampedusa è molto importante anche da un punto di vista simbolico. La presenza dell’Europa ai confini più esposti all’immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei. Ora il Governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l’Europa si è assunta con l’Italia, a partire dall’impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia”.
“Dispiace constatare che parte delle forze politiche italiane ed europee, per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remino contro e facciano di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti. Mi riferisco alla lettera dell’Alto rappresentante per la politica estera europea Borrell, agli appelli dei socialisti europei e alle prese di posizione di diversi esponenti della sinistra ma non solo. Tutte azioni che vanno nella medesima direzione di provare a sostenere che nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali. In sostanza, la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l’immigrazione illegale di massa”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
La presidente Meloni dovrebbe prendere atto che un fenomeno vasto come quello delle migrazioni non si può certo “controllare” con queste sue iniziative: piuttosto potrebbe cercare di organizzare, in modo finalizzato, questo processo, che potrebbe certamente aiutare ad affrontare il problema demografico italiano, ormai drammatico!