Il neo Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha sostenuto l’ultimo esame per l’ottenimento della laurea, ma non senza polemiche.


Il ruolo di Ministro della Cultura continua a far discutere: se sembrava che ci fossimo lasciati alle spalle le polemiche con l’affaire tra Sangiuliano e Boccia, anche col nuovo Ministro non c’è pace.

Alessandro Giuli, il nuovo Ministro della Cultura e del Merito, aveva suscitato diverse polemiche, fin dalla sua candidatura, a causa dell’assenza di laurea.

Ma Giuli, proprio stamattina, 30 settembre 2024, si è recato alla Facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza di Roma, per dare il suo ultimo esame e accedere alla laurea.

L’iscrizione all’esame, a quanto detto, è stata fatta a prima che diventasse ministro. Lo stesso professore sarà il relatore della tesi del Ministro, chiesta un paio di anni fa e il tema sarà Costantino.

Ma ci sono polemiche: vediamo nel dettaglio.

Laurea Ministro della Cultura Giuli: ecco cos’è successo

Il Ministro della Cultura Giuli ha svolto la prova orale di Teoria delle dottrine teologiche, nella sede di Lettere e Filosofia, presso l’Università La Sapienza di Roma, col professor Gaetano Lettieri.

Proprio il professore ha commentato l’esame del Ministro: “è andato benissimo, era preparatissimo, ma abbiamo anticipato per motivi di ordine pubblico l’esame alle 9. È stato una trentina di minuti e non posso che fargli i complimenti”.

Inoltre, sempre il professore ha voluto specificare che la decisione di anticipare l’esame è stata la sua, mentre il Ministro era contrario.
Scatta la polemica, però, sul fatto che l’esame sia stato svolto a “porte chiuse”.

Un dettaglio che, però, il professore ha smentito: “ci sono stati dei poliziotti per ovvi motivi di sicurezza e la porta era aperta. L’esame è stato limpido, le domande difficili, puntuali e Alessandro Giuli ha risposto con grande competenza e non c’è stato alcun cedimento o timore di fronte ad un ministro della Cultura, era uno studente come tutti gli altri”.

Le proteste da parte degli studenti

A parte le polemiche riguardanti il cambio di orario dell’esame e le accuse di aver effettuato un esame a porte chiuse, molti studenti hanno protestato proprio per la presenza del Ministro nell’ateneo.

Uno studente ha detto: “è un insulto che proprio in questa facoltà, dove due studenti antifascisti sono stati uccisi, venga un ministro della Cultura con radici storiche e politiche legate a Meridiano Zero”.

Meridiano Zero è una formazione di estrema destra attiva agli inizi degli anni Novanta, nata nel 1991 dalla fusione di alcuni gruppi fuoriusciti dal Fronte della Gioventù romano. Alcuni dei suoi esponenti hanno cercato di riformulare il pensiero post-fascista. Il Ministro Giuli ha mosso i primi passi da militante politico, in questo movimento di estrema destra.

Altri studenti, invece, hanno dichiarato che non era possibile accedere all’aula dove si è svolto l’esame, a causa della presenza delle guardie del corpo, che bloccavano i corridoi.