A maggio sono state aperte 43.643 nuove partite Iva e rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra un calo (-6,9%).

La distribuzione per natura giuridica evidenzia che il 73,3% delle nuove aperture è relativo alle persone fisiche, il 19,9% alle società di capitali, il 6% alle società di persone, mentre la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta solo lo 0,8% del totale. Rispetto al mese di maggio 2013, si assiste ad un calo di aperture per le persone fisiche (-9%) e per le società di persone -10,2%), mentre per le società di capitali si registra un contenuto aumento (+2,5%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 41,5% delle partite Iva avviate a maggio 2014 è ocalizzato al Nord, il 29,3% al Centro e il 35,8% al Sud e Isole. Nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente, le aperture aumentano per la sola Sicilia (+4,9%), mentre si riducono in misura consistente in Molise (-21,4%) e nella Provincia Autonoma di Bolzano (-23,3%).

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio si conferma al primo posto con un numero di aperture di partite Iva pari al 23,9% del totale, seguito dalle attività professionali con il 13,1% e dall’agricoltura con il 10,4%. Rispetto al maggio 2013, tra i principali settori, gli incrementi maggiori si registrano nei servizi di informazione e comunicazione (+3,7%) e nel trasporto e magazzinaggio (+3,3%), mentre le flessioni più significative si osservano nei settori delle attività finanziarie (-41,2%), delle attività immobiliari (-13,0%), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (-9,5%) e delle costruzioni (-9,1%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è stabile, con i maschi che risultano intestatari del 64,6% di nuove partite Iva. Il 48,6% delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni e il 34,6% alla classe 36-50 anni. Rispetto al maggio del 2013 il calo di aperture è concentrato nella classe fino a 35 anni (-11,4%).

Il 26,5% delle nuove aperture di partite Iva, pari a 11.584, in questo mese ha aderito al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità. Il regime di vantaggio limita per cinque anni l’imposta dovuta al 5% degli utili dichiarati, esonerando i contribuenti interessati dal pagamento di Iva ed Irap.

Le informazioni pubblicate presentano, in forma aggregata, i dati più significativi delle partite IVA aperte nel periodo di riferimento, come ad esempio l’attività economica in cui operano, ovvero inerenti ai soggetti titolari, come ad esempio la natura giuridica o le informazioni di carattere demografico.

Le classificazioni previste sono le seguenti:

Settore di attività economica, nel dettaglio di sezione e divisione. I codici attività sono congruenti con la codifica Ateco2007;

Distribuzione territoriale dell’attività in base al domicilio fiscale/sede legale indicato dal titolare nella comunicazione di apertura;

Natura giuridica del soggetto titolare:

Ditte individuali, che include imprese individuali e lavoratori autonomi compresi i professionisti, società di persone, classe che comprende principalmente le società coniugali, le società semplici, le società in nome collettivo, ecc.

Società di capitali, in cui confluiscono le società per azioni, le società a responsabilità limitata, i consorzi con personalità giuridica, ecc.

Non residenti, in cui sono comprese tutte le nature giuridiche specifiche per i soggetti non residenti;

Altre forme giuridiche, per tutte le nature giuridiche residuali;

Caratteristiche demografiche del soggetto titolare se persona fisica: sesso ed età, ripartita in classi (0-35, 36-50, 51-65, oltre 65).

Per ogni tipologia di distribuzione, è stato introdotto un ulteriore elemento “dato ignoto”, che permette di contemplare anche le situazioni in cui l’informazione in esame non è disponibile, lasciando inalterato il numero totale delle occorrenze.

 

FONTE: Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

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