A fare da apripista in tal senso infatti è il tribunale di Milano, che si prepara ad affrontare una svolta significativa nella gestione delle cause di divorzio, con l’introduzione di un nuovo modello di collaborazione tra la nona sezione civile e la Guardia di Finanza.


La nona sezione civile del tribunale di Milano è specializzata in questioni di famiglia, separazioni e divorzi, ambiti caratterizzati da elevata conflittualità e complesse implicazioni economiche.

Adesso avrà un supporto in più per poter portare a termine al meglio le fasi di accertamento in questo tipo di cause.

Questa collaborazione punta a fornire ai giudici strumenti più efficaci per adottare decisioni informate e giuste, tutelando così gli interessi di tutti i soggetti coinvolti.

A Milano la Finanza affianca il tribunale nelle cause di divorzio

Un finanziere sarà infatti affiancato ai giudici per svolgere indagini patrimoniali approfondite: un passo che mira a garantire una valutazione più accurata delle situazioni economiche dei coniugi coinvolti.

La collaborazione con la Guardia di Finanza si concentrerà soprattutto sulle dispute relative alla divisione dei beni e agli assegni di mantenimento, aspetti che spesso richiedono un’analisi approfondita e dettagliata delle capacità reddituali e patrimoniali dei coniugi.

Nelle cause di separazione e divorzio, infatti, la determinazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge e i figli è un elemento cruciale che necessita di una precisa ricostruzione della situazione economica delle parti. I giudici devono prendere decisioni che possono influenzare significativamente i beni primari delle persone coinvolte, giustificando così l’uso di poteri estesi nell’acquisizione delle prove.

La legge n. 162 del 2014 ha ulteriormente ampliato questi poteri, consentendo all’Autorità giudiziaria di avvalersi della collaborazione della Guardia di Finanza per le indagini patrimoniali. Queste indagini sono essenziali per raccogliere prove che possano supportare decisioni equilibrate e giuste.

Le Indagini della Guardia di Finanza

Le indagini affidate alla Guardia di Finanza potranno includere:

  • Acquisizione e comunicazione di dati: utilizzo di sistemi informativi come l’Anagrafe tributaria, le Camere di Commercio, il Pubblico Registro Automobilistico, e altri archivi;
  • Dati reddituali e patrimoniali: raccolta di informazioni meno evidenti ma rilevanti per determinare il tenore di vita del soggetto, come l’appartenenza a circoli esclusivi, viaggi frequenti, possesso di beni di lusso, e collaboratori domestici;
  • Indagini bancarie: analisi dei conti bancari, inclusi quelli meno noti o “occultati”, che possono rivelare capacità reddituali o patrimoniali non immediatamente apparenti.

La Guardia di Finanza utilizza una vasta gamma di tecniche investigative avanzate per accertare la reale situazione economica dei soggetti coinvolti.

Queste tecniche includono il monitoraggio dei movimenti bancari, l’analisi delle transazioni finanziarie sospette e la verifica delle dichiarazioni fiscali rispetto ai beni posseduti. L’obiettivo è identificare eventuali discrepanze tra il reddito dichiarato e il tenore di vita effettivo.

Collaborazione con altri Enti

Le indagini possono prevedere una stretta collaborazione con altri enti pubblici e privati, come le agenzie delle entrate, le banche e le società di gestione del credito. Questo permette di raccogliere una quantità significativa di dati che possono essere incrociati per individuare anomalie o situazioni di occultamento del patrimonio.

Analisi dei beni di lusso e investimenti

La Guardia di Finanza effettua anche un’analisi dettagliata dei beni di lusso e degli investimenti del soggetto, inclusi immobili di pregio, opere d’arte, gioielli e partecipazioni in fondi di investimento. Questo tipo di indagine è fondamentale per determinare la reale capacità finanziaria, che potrebbe non emergere chiaramente dalle sole dichiarazioni dei redditi.

Utilizzo di software e algoritmi

Per migliorare l’efficacia delle indagini, la Guardia di Finanza utilizza software e algoritmi avanzati che permettono di analizzare grandi volumi di dati in tempi relativamente brevi. Questi strumenti possono identificare schemi di comportamento finanziario anomali che potrebbero indicare tentativi di evasione fiscale o occultamento di risorse.

Indagini internazionali

Quando i beni o le risorse sono situati all’estero, la Guardia di Finanza può avvalersi della cooperazione internazionale con altre forze di polizia e autorità fiscali straniere. Questo consente di tracciare patrimoni oltre i confini nazionali, combattendo efficacemente il fenomeno del trasferimento illecito di capitali.

Verifica delle attività lavorative

Oltre ai beni materiali, la Guardia di Finanza verifica anche le attività lavorative svolte, incluse quelle non dichiarate ufficialmente. Questo comprende lavori occasionali, collaborazioni freelance e altre fonti di reddito che potrebbero non essere state riportate nelle dichiarazioni fiscali ufficiali.

Questi metodi di indagine permettono di costruire un quadro dettagliato e veritiero della situazione economica delle persone coinvolte nelle cause di divorzio, contribuendo così a decisioni giudiziarie più giuste e informate.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it