A causa del conflitto in Ucraina che da oltre un anno mette a dura prova gli equilibri geopolitici ed economici globali, le notizie sulle forti oscillazioni dei prezzi di gas e luce continuano a tenere banco su tutti i media. Il tema è più che mai dibattuto e di interesse generale, ma comprendere appieno cosa sta succedendo richiede la conoscenza di nozioni non scontate. Una di esse è quella di mercato libero dell’energia, e di come esso si contrappone al mercato tutelato. Ecco di cosa si tratta.
Il mercato libero dell’energia è il contesto nel quale operano le aziende fornitrici di gas ed elettricità in regime di libera concorrenza, cioè fondamentalmente con la libertà di scegliere il prezzo dell’energia e le altre condizioni contrattuali che determinano caratteristiche e costi delle bollette. Viceversa, il mercato tutelato è regolamentato dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che periodicamente ne ridefinisce prezzi e condizioni da applicare senza distinzioni a tutti i clienti. Attualmente circa un terzo dei consumatori italiani sono in regime tutelato, mentre due su tre hanno già effettuato il passaggio al mercato libero. Questo è un dato importante, perché le oscillazioni che abbiamo menzionato a inizio articolo coincidono proprio con le correzioni di prezzo stabilite dall’ARERA sul mercato tutelato e ciò significa che toccano direttamente solo una famiglia su tre. Tali variazioni, tuttavia, sono perlopiù dettate dallo stato attuale degli scambi energetici all’ingrosso e pertanto, in modo più o meno immediato e a seconda della singola offerta sottoscritta, il mercato libero alla fine ne risente comunque.
Per capire meglio cosa significa analizziamo e riassumiamo la situazione reale verificatasi nel corso del 2022.
L’incertezza su disponibilità e approvvigionamenti delle materie prime generata dalla guerra ha fatto schizzare alle stelle i prezzi all’ingrosso di energia elettrica e gas. Sul mercato tutelato, questo ha fatto aumentare notevolmente il costo anche per gli utenti finali (famiglie e imprese). Sul mercato libero in questi casi l’effetto va valutato in base alla tipologia di offerta e la principale distinzione è fra tariffe variabili e tariffe fisse: per le prime l’effetto è simile al mercato tutelato perché, semplificando, variabile significa legato al costo dell’energia all’ingrosso; per le seconde, com’è intuibile, il prezzo rimane stabile indipendentemente dal contesto.
Il vantaggio delle offerte variabili nel mercato libero è che quando il mercato all’ingrosso scende, a parità di consumi, scenderanno proporzionalmente anche i costi in bolletta, oltre al fatto che molto spesso i fornitori applicano condizioni secondarie vantaggiose che rendono la bolletta finale più leggera rispetto a quella che si avrebbe in regime di tutela. Per contro, va da sé che se lo stato del mercato peggiora si appesantiscono anche le bollette. Il vantaggio delle offerte fisse è quello di conoscere in anticipo il costo dell’energia che si andrà a pagare e di avere quindi la certezza che le variazioni in bolletta dipenderanno solo dalle variazioni nei consumi. Il contro è che questa garanzia si paga con un prezzo mediamente maggiore rispetto alle condizioni favorevoli di mercato, inoltre i fornitori sono soliti porre una scadenza al termine della quale il costo fisso dell’offerta può essere rivisto.
Un’ultima informazione importante: la liberalizzazione del mercato energetico diventerà definitiva dal 10 gennaio 2024. In quella data, salvo ulteriori proroghe, il regime di tutela cesserà di esistere e sarà obbligatorio scegliere un nuovo fornitore. Ovviamente, in caso non si sia effettuato il cambio per tempo, non ci si ritroverà senza forniture e sarà garantita la continuità del servizio.
Certo è che non ha senso aspettare l’ultimo momento: già oggi passare al mercato libero consente il più delle volte di ottenere condizioni economiche migliorative e non comporta costi di alcun genere, interruzioni del servizio o interventi sui contatori. Per un aiuto nella scelta del nuovo fornitore esistono svariati strumenti e app, come quello reso qui disponibile dal servizio di Switcho per il confronto delle offerte gas e luce, che oltre a fornire una panoramica completa sulle varie tariffe può anche analizzare la specifica bolletta per suggerire la migliore soluzione personalizzata con tanto di stima di risparmio.
Va ricordato, infine, che anche i clienti del mercato libero possono trovare convenienza nel cambio di fornitore. Per esempio, un nuovo passaggio potrebbe portare a bollette più leggere in caso di offerta a prezzo fisso ormai scaduta, con condizioni economiche riviste al rialzo dal fornitore attuale. Valutare cosa offre il mercato e restare vigili su quanto si sta spendendo senza subire passivamente le bollette, insomma, è sempre una buona idea.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it