Mercato del Lavoro: i dati diffusi oggi dall’Istat rilevano una diminuzione del tasso di disoccupazione a febbraio, che si attesta al 10.9%, riportandosi al livello di dicembre, ai minimi dal 2012.
La buona notizia, finalmente, è il “significativo aumento congiunturale dei dipendenti a tempo indeterminato (+54 mila) dopo 10 mesi consecutivi in calo.”
Un dato senz’altro positivo, se si pensa che negli ultimi mesi i timidi miglioramenti segnati sul fronte dell’occupazione hanno riguardato solo la crescita dei lavoratori a termine. Si tratta, però, di una crescita ancora insufficiente se si pensa all’andamento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato negli ultimi anni, che nel 2017 hanno segnato un dato inferiore del 2,8% rispetto al 2013 e del 5,5% rispetto al 2015.
Rapporti di lavoro attivati | |||||
Incidenza assunzioni
a tempo indeterminato |
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2013 | 13,4% | ||||
2014 | 12,7% | ||||
2015 | 16,1% | ||||
2016 | 12,3% | ||||
2017 | 10,6% | ||||
Una tendenza alla precarizzazione che si conferma, in ogni caso, guardando ai dati rilevati su base annua, che rilevano una crescita che “si concentra esclusivamente sui lavoratori a termine.” Riporta l’Istat che “a febbraio il numero dei dipendenti a tempo determinato aggiorna un nuovo record storico: il piccolo aumento registrato rispetto a gennaio (+4 mila unità) fa raggiungere la soglia di 2 milioni 918 mila.”
Aumenta, invece, la disoccupazione giovanile, che cresce di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente, attestandosi al 32,8%.
“È chiaro, quindi, come leggendo con attenzione i dati pubblicati dall’Istat, questi appaiano meno rosei e confortanti. Continuano a permanere, infatti, forti criticità nel mercato del lavoro che vede crescere precarietà e incertezza. Per questo è urgente la necessità di un piano di rilancio che abbia come priorità assoluta la ripresa di un’occupazione di qualità.” – afferma Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.