amministrazioni pubblicheSono state pubblicate le nuove guide per le procedure di acquisti in rete tramite mercato elettronico.

 

Sin dalla sua nascita il sistema di acquisti tramite procedure telematiche per gli enti pubblici non ha mancato di attirare critiche, soprattutto per le primissime versioni, nelle quali molti utenti si sono trovati spaesati con il nuovo meccanismo di compravendita.

 

Come ormai è risaputo il Mercato Elettronico della P.A. (MePA) è un mercato digitale in cui le Amministrazioni abilitate possono acquistare, per valori inferiori alla soglia comunitaria, i beni e servizi offerti da fornitori abilitati a presentare i propri cataloghi sul sistema.

 

Tale modalità di acquisto, per le sue peculiarità, è più adatta ad acquisti frazionati ed esigenze specifiche.

 

Molte delle lamentele, però, derivano da una mancanza di aggiornamento e di formazione all’utilizzo del nuovo strumento, di recente, comunque, diventato di comune utilizzo all’interno di molti enti.

 

Comunque sia, le nuove guide (in allegato a questo articolo), nel caso particolare, riguardano la Procedura di acquisto tramite RDO aggiudicata al prezzo più basso  e la Procedura di acquisto tramite RdO aggiudicata all’offerta economicamente più vantaggiosa.

 

Un esempio delle casistiche studiate in queste guide è l’art. 68, comma 13, che vieta, salvo in casi eccezionali giustificati dall’oggetto dell’appalto, di procedere all’introduzione nelle specifiche tecniche di clausole che richiamino prodotti di determinata fabbricazione, provenienza processo produttivo (ad esempio un noto marchio commerciale) e brevetti.

 

L’inserimento di caratteristiche così definite ha come risultato immediato quello di favorire o escludere un determinato Fornitore di beni o prestatore di servizi.

 

Oppure, come stabilito dall’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dalla delibera del CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, il Codice Unico di Progetto (CUP) è un codice identificativo la cui richiesta è obbligatoria per ogni progetto d’investimento.

 

La responsabilità della richiesta del CUP è attribuita all’Amministrazione o all’Ente responsabile del progetto, tramite procedura di accreditamento al Sistema CUP, gestito dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della programmazione economica (DIPE). Per conoscere per quali progetti è obbligatoria la richiesta del CUP, è opportuno consultare la normativa di riferimento.