Come annunciato dal Ministro della Salute Schillaci, è in arrivo un nuovo maxi-pacchetto di prestazioni sanitarie: ecco di cosa si tratta.
Maxi-pacchetto prestazioni sanitarie: in arrivo prestazioni nuove o rinnovate, offerte dal Servizio Sanitario Nazionale ai cittadini.
Questo è ciò che ha annunciato il Ministro della Salute Orazio Schillaci che ha dato il via a nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea), ovvero cure gratuite o pagabili col ticket, in ambito SSN.
Il DPCM è stato approvato durante la Conferenza Stato-Regioni, dopo uno stand-by di sei anni.
Maxi-pacchetto prestazioni sanitarie: quali sono i nuovi servizi
Tra le misure approvate, c’è l’introduzione dei due nuovi tariffari per la specialistica ambulatoriale e per l’assistenza protesica, che entreranno in vigore rispettivamente a gennaio e aprile 2024.
In tutto, ci saranno 3mila nuove prestazioni (2108 solo per la specialistica), in modo da “svecchiare” l’offerta sanitaria pubblica.
Tra le novità sbloccate ci sono:
- Videocapsule monouso per la diagnostica;
- Test innovativi durante la gravidanza;
- Pacchetto completo di prestazioni per la fecondazione assistita;
- Monitoraggio per la celiachia;
- Test di genetica e citogenetica;
- Radioterapia e adroterapia per i tumori;
- Test molecolari per caratterizzare le mutazioni dei tessuti;
- Nuovi strumenti tecnologici per disabili (carrozzone hi-tech, arti artificiali, sistemi di riconoscimento vocale e puntamento con lo sguardo).
Maxi-pacchetto prestazioni sanitarie: tutti i dettagli
Il Ministero della Salute ha ricevuto il visto del Mef per le risorse.
Si partirà con 402,3 milioni di euro e con un tavolo di monitoraggio col Ministero dell’Economia, richiesto dalle Regioni, preoccupate per le eventuali ricadute economiche.
Si punta al rinnovamento, come dichiarato dal Ministro Schillaci:
“Da domani valuteremo con un conto economico anche la possibilità di introdurre nuove prestazioni: la medicina si evolve continuamente e sei anni è un tempo inaccettabile per un Paese moderno quale è l’Italia. Da una parte abbiamo l’innovazione e dall’altra una popolazione italiana particolarmente longeva, quindi dobbiamo agire sinergicamente sia sulla prevenzione cercando di ridurre le malattie croniche trasmissibili che andranno a impattare moltissimo sugli anni a venire, sia continuare a investire e a efficientare i percorsi”.
L’obiettivo è anche quello di allineare tutto il Paese alle nuove prestazioni, senza alcuna diseguaglianza tra Nord e Sud.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it