Le mascherine FFP2 sono essenziali per proteggersi dal contagio di Covid-19. Vediamo perché indossarle e come scegliere le migliori.
Dall’inizio della pandemia di Covid-19, le mascherine sono una delle migliori armi per proteggersi dal virus. Se, all’inizio dell’emergenza sanitaria, le mascherine erano introvabili, ad oggi sono numerosi i rivenditori, tra cui farmacie, supermercati e diversi siti Internet.
Tra tutte quelle in commercio, il modello FFP2 è quello più efficace, consigliato per le situazioni “ad alto rischio”.
Vediamo allora perché sono la scelta migliore da fare e quali sono i criteri di scelta.
Mascherine FFP2: perché sceglierle
Le mascherine sono un dispositivo necessario per potersi proteggere dal contagio di Sars-CoV-2. Tra le diverse modalità di contagio (come quella per superfici), la più diffusa è sicuramente quella del contatto ravvicinato con una persona infetta.
Il contagio avviene attraverso l’esposizione alle particelle che il corpo emette mentre si parla, tossisce o starnutisce. Proprio per questo è importante indossare sempre una mascherina che copra naso e bocca, responsabili del passaggio del virus.
Il recente studio “An upper bound on one-to-one exposure to infectious human respiratory particles”, fatto da un gruppo di scienziati tedeschi del Max Planck Institute, ha determinato che, se non si è vaccinati e non si indossa una mascherina, parlando con un positivo a tre metri di distanza, bastano meno di cinque minuti per infettarsi.
Il rischio viene abbattuto se sussistono dei dispositivi di sicurezza, specialmente le mascherine FFP2: il rischio, infatti, sempre nelle medesime condizioni, viene abbattuto dell’uno per mille, dopo venti minuti, anche ad una distanza più breve.
Tra tutti i dispositivi di sicurezza a disposizione, quindi, le mascherine FFP2 sono sicuramente le più performanti. Si tratta di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) marcati CE, indicati per i soggetti e le situazioni a rischio.
Le mascherine FFP2 hanno una capacità filtrante di almeno il 94% delle particelle presenti nell’aria, sia in entrata che in uscita. A differenza delle mascherine chirurgiche, che difendono al 95% gli altri, ma solo al 20% chi le indossa, le FFP2 proteggono tutti.
Proprio per questo, ad oggi, sono state scelte dal governo come dispositivo obbligatorio, in alcuni luoghi specifici, come mezzi di trasporto pubblici, cinema e teatri.
Mascherine FFP2: quali sono i criteri di scelta
Le mascherine FFP2 rimangono il migliore dispositivo di sicurezza per i cittadini, per evitare la diffusione di Covid-19.
Questo perché sono composte da tre strati: uno esterno che protegge dallo sporco più grossolano, quello intermedio che funge da filtro e quello interno che dà forma alla maschera e protegge il filtro interno, dall’umidità del respiro.
Infatti, le mascherine presentano un filtro con una trama di fibre, che cattura anche le particelle più piccole di aerosol.
La loro conformazione permette l’aderenza al viso, impedendo alle particelle di passare.
Le mascherine FFP2 filtrano almeno il 95% dei batteri, ma, per essere efficaci, bisogna avere la certezza di conoscere la provenienza dei dispositivi e avere la relativa certificazione.
Le mascherine FFP2 certificate devono riportare il nome del produttore e il marchio CE (Comunità Europea), oltre a presentare un codice, associato al marchio. La presenza del marchio è importante per certificare l’ente che ha prodotto il filtro della mascherina.
Quindi, ricapitolando, una mascherina FFP2 certificata deve presentare:
- Il nome del produttore;
- La marcatura CE;
- Un codice di quattro cifre, che identifica l’ente che ha rilasciato la certificazione.
Le mascherine FFP2 devono e possono essere usate in situazioni ad alto rischio, come spazi chiusi con poco ricambio d’aria e molto affollati. Si tratta di un modello monouso, che dovrebbe essere indossato per un massimo di 7-8 ore.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it