Marcello Foa bocciato dalla Commissione Vigilanza: respinta la nomina alla presidenza RAI, ecco i numeri e il perché del veto alla sua candidatura.
Non ce la fa Marcello Foa in commissione di Vigilanza Rai. Il presidente indicato dal Cda raccoglie solo 22 voti, su 40, e un astenuto. Non hanno votato in 17. Era richiesto il quorum dei due terzi, 27 componenti della commissione. I commissari in vigilanza Rai di Pd, Forza Italia e Leu non hanno ritirato la scheda per la votazione del presidente.
Cosa è successo ieri
Il nuovo Consiglio di Amministrazione Rai si è insediato in Viale Mazzini sotto la Presidenza del Consigliere anziano Marcello Foa, nominato dal Ministero dell’Economia. Erano presenti i Consiglieri Fabrizio Salini, nominato sempre dal Mef, Rita Borioni, Beatrice Coletti, Igor De Biasio, Giampaolo Rossi, eletti dal Senato e dalla Camera dei Deputati, e Riccardo Laganà, eletto dai dipendenti Rai.
I Consiglieri hanno nominato con il voto contrario del consigliere Rita Borioni e l’astensione del Consigliere Riccardo Laganà come Presidente del Cda Marcello Foa che ha lasciato la Sala del Consiglio al momento della votazione. Il Consiglio ha successivamente nominato Amministratore delegato dell’azienda Fabrizio Salini come da indicazioni del Ministero dell’Economia.
Ora Foa deve comunque affrontare il voto finale e decisivo per il suo mandato di presidente, quello della commissione di Vigilanza.
Pronti a dare contro al nuovo presidente della Rai ci sono Pd e Leu che fanno un appello a Forza Italia: “La maggioranza M5S-Lega deve imparare che ci sono limiti invalicabili. Il presidente della Rai deve essere un nome di garanzia per tutti, come espressamente impone la legge. Per questo invitiamo le forze di opposizione e specificatamente Forza Italia, a valutare la possibilità di non partecipare al voto della Vigilanza, che il governo ha colpevolmente considerato scontato. Per queste ragioni Marcello Foa non può essere un presidente di garanzia della Rai”.